A Ponte San Giovanni si inaugura la rotonda in memoria di Bernardino Bastioni: fece grande la Pontevecchio

Verrà inaugurata martedì prossimo, 15 aprile, alle ore 12, in Via Adriatica, la Rotonda di Ponte San Giovanni, intitolata a Bernardino Bastioni, imprenditore e produttore di bevande e, anche ed a lungo, presidente della Pontevecchio. La Rotonda Bastioni è caratterizzata da un tappo da bibita ideato e creato dall’artista Paolo Ballerani, con in rilievo la scritta “Frizzante Bastioni”, cavallo di battaglia dell’azienda. L’Associazione Sportiva Pontevecchio (che proprio quest’anno ha vinto il campionato ed è salita in Eccellenza) venne fondata nel maggio 1945, pochi giorni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, che aveva portato terribili distruzioni nella frazione (tra cui l’antico ponte romano a gobba d’asino, la chiesa parrocchiale, la stazione). Fu proprio sotto la presidenza Bastioni (dal 9 marzo 1970), che la Pontevecchio (che già gestiva ciclismo) aprì al tennis e alla pallacanestro maschile e femminile (nel 1975). E sempre l’imprenditore guidava il club quando si concretizzò la fusione tra l’As Pontevecchio e la Ac Ponte San Giovanni. Arrivò, successivamente, pure il settore nuoto. Insomma la Pontevecchio è stata una istituzione-guida per la crescita dell’intera comunità. E Bastioni, con Fausto Pascoletti, Mariano Fondacci, Fausto Vedovelli, rientra tra i personaggi che hanno dato maggior lustro alla società sportiva. Per quanto riguarda l’artista, Ballerani, ponteggiano pure lui, è uno scultore e pittore ben noto pure a livello nazionale: tra l’altro i suoi “cavalli” – sia sculture, sia pitture – sono diventati una vera e propria icona. Anzi ha sollevato molte polemiche che una delle sue sculture (uno splendido cavallo rampante) inizialmente collocata nella Rocca Paolina (con piena soddisfazione dei cittadini e dei turisti) sia stata spostata – o, se si vuole, relegata – alle scale mobili della stazione di Sant’Anna, dove il flusso dei visitatori è minore e dove non si rileva alcun collegamento tra l’animale e l’ambiente, mentre nel ventre della Rocca, costruita sulle antiche case dei Baglioni, molti dei quali per motivi di carattere militare, si distinguevano come importanti allevatori di cavalli – Orazio Baglioni, su tutti, capitano delle Bande Nere dopo la morte di Giovanni De’ Medici e gonfaloniere della Chiesa – la “liaison” risultava ben motivata. Molti si augurano un “ripensamento” dell’amministrazione.