Per il Nodino di Ponte San Giovanni ben 10 anni di lavori ed un miliardi e mezzo di euro di spesa

27.10.2024 08:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Per il Nodino di Ponte San Giovanni ben 10 anni di lavori ed un miliardi e mezzo di euro di spesa

Il Coordinamento di Sciogliamo il Nodo fa chiarezza sul tema Nodo Nodino ribadisce con dati certi e documentabili quanto segue :

Il “Nodino” non produce alcun miglioramento delle condizioni di deflusso sul tratto del raccordo

autostradale Perugia-Bettolle detto “della Gallerie”, la stessa ANAS afferma testualmente

(pag. 20 della conclusione della relazione sui flussi di traffico): “...

Con il solo scenario Nodino, non ci sono modificazioni di sorta sul raccordo autostradale Bettolle-Perugia, sia per leggeri che

pesanti”. I nuovi dati ANAS pubblicati nel progetto definitivo confermano quanto detto

Se parliamo invece di Nodo, ovvero la bretella Collestrada-Corciano, sempre secondo le

simulazioni ANAS sui dati di traffico con riduzione del traffico di appena l'11 % sul viadotto

Volumni. Poniamo anche l’accento sugli anni per realizzare quest’opera inutile per risolvere il traffico di

Ponte San Giovanni, almeno 10, anni in cui i camion che usciranno dai cantieri posti a

Collestrada e Ferriera, attraverseranno le arterie laterali alla superstrada tra Collestrada e Ponte

San Giovanni per poi immettersi di nuovo sul viadotto dei Volumni verso la cava individuata dal

progetto definitivo. Occorre considerare che il costo del primo tratto è stimato sui 505 milioni di euro e il secondo

tratto per i 15 KM necessari supererebbe i 1 miliardo di euro difficilmente reperibili.

Appare necessario a questo punto un cambiamento di rotta, in considerazione anche dell'impatto

ambientale dell'opera, dove ad esempio a differenza di quanto garantito da ANAS e Regione

circa le non emergenze superficiali del Nodino nel tratto vincolato a Zona Speciale di

Conversazione troviamo nel progetto definitivo la cancellazione della strada che conduce al

Borgo medievale di Collestrada e il taglio di 4000 alberi trentennali nella stessa collina, grave

danno a tutte le attività commerciali ed agrituristiche e culture di pregio che incidono sulla piana

del Tevere nel tratto tra Ferriera e Madonna del piano

Bisogna quindi imboccare con decisione la via della mobilità sostenibile e operare comunque da

subito con la massima urgenza su tutte le direzioni atte a limitare il traffico su gomma (insomma

lavorare sul trasporto pubblico, sul dotare il capoluogo di una efficiente metropolitana urbana che

metta in collegamento le vie ferroviarie esistenti con tecnologie moderne tipo Tram-Treno, anche

con adeguate risorse che incentivino il cittadino all’uso della mobilità alternativa); sarebbe la via

giusta per un futuro di progresso equo e sostenibile.