Al Festival dell'arte si è parlato di invecchiamento attivo: l’associazione 50&più promuove la creatività over 50
L’età anagrafica non è più un criterio di distinzione tra giovani e anziani, questo quanto è emerso nell’ambito di una conferenza dedicata al tema dell’invecchiamento attivo tenuta dallo psicologo – psicoterapeuta Dott. Tiziano Grosso.
La conferenza è stata organizzata dall’associazione perugina 50&piu’ presso il centro congressi Alessi di Perugia ed è stata una delle numerose attività inserite nel ricco calendario del Festival dell’ Arte promosso dalla stessa associazione ed arrivato quest’anno alla sua quarta edizione.
L’associazione 50&piu' solo in Umbria conta circa 6.000 iscritti, si propone la promozione della creatività delle persone over 50 ed è operativa a livello nazionale ( con circa 320.000 iscritti ) e internazionale.
L’intervento del Dott. Grosso (che è anche uno dei consiglieri) all’interno del Festival dell’Arte è stato voluto in particolare dal Presidente Giancarlo Acciaio allo scopo di promuovere tra il pubblico over 50 ma anche tra i piu’ giovani, un approccio positivo e creativo verso un’ età che non deve essere mai vista come “vecchiaia” ma come l’età delle virtù , della conoscenza, dell’esperienza e della saggezza .
A presentare lo specialista al pubblico del Centro Congressi Alessi , oltre il presidente dell’Associazione 50&più di Perugia anche la direttrice artistica del Festival dell’Arte, Adriana Gigliarelli affiancata dal marito Alessandro.
Psicologo e Psicoterapeuta di lunga esperienza Grosso ha approfondito l’antichissimo ma attualissimo tema dell’invecchiamento ricordando che già Platone diceva “ i migliori sono gli anziani perché saggi nelle virtù e nell’animo”. Durante la conferenza è stato spiegato come tutti siamo spesso portati a vedere i 50 anni di età come una soglia oltre la quale i problemi di salute aumentano ed iniziano a sentirsi gli acciacchi. E’ importante sottolineare - dice Grosso - che tutte le persone invecchiano ma non come una volta . L’età media, secondo quanto riportato dallo psicologo è molto aumentata negli ultimi 30 anni tanto che sono state definite anche 4 categorie di età al di sopra dei fantomatici 50 : troviamo quindi i giovani anziani ( 64/74 anni), gli anziani ( 76 - 85 anni) , i grandi anziani ( 85 anni - 95 anni) e infine i centenari. Se i centenari oggi sono numerosi sembra essere una buona notizia poiché questo significa benessere.
Invecchiamento attivo e stile di vita
Oggi si parla di “invecchiamento attivo” : l’età anagrafica non è più un criterio di distinzione tra giovani e anziani poiché se da una parte è vero che con l’età aumentano certi rischi di perdita di salute, diminuisce la forza muscolare e anche le capacità sensoriali, ci sono nuove abilità di natura affettiva e sociale che possono dare nuove e profonde soddisfazioni.
Uno studio ha messo a confronto la salute degli anziani di oggi con quella di 20 /30 anni fa ed ha verificato che oggi gli anziani sono migliori e più efficienti; questo sembra dipendere dallo stile di vita. Per invecchiare bene è necessario innanzitutto un atteggiamento preventivo, è opportuno non diventare pigri e insieme ad attività fisica e passeggiate è necessario intrecciare nuove relazioni sociali. La convivialità ci rende attivi e più si è attivi fisicamente e socialmente e più si riesce a vivere a lungo e bene . Anche i nostri momenti di solitudine risultano indispensabili ma sempre accompagnati da progetti e desideri. L’anziano non deve dimenticarsi dei suoi desideri ed è negativo da parte dei più giovani vederlo come qualcuno che ha fatto già la sua vita. L’anziano va considerato come una fonte di conoscenza ed esperienza .
Ogni età ha il suo futuro
Che cosa significa stare in salute? Il dott. Grosso ha messo in evidenza come in genere l’essere umano si accorge di possedere la salute solo quando è malato invece è necessario esserne consapevoli per potersela godere. Anche secondo L’OMS la salute è uno stato di completo benessere, fisico, mentale e sociale e non solo assenza di malattia, quindi è necessario non trascurare gli aspetti mentali, relazionali ed affettivi della nostra vita per stare bene. Un altro concetto fondamentale per invecchiare bene è avere una visione ottimistica delle cose e del futuro e quindi allenare la nostra capacità di resilienza, ovvero di superamento di quegli eventi traumatici che ci possono abbattere e far soffrire. L’anziano come tutti ha dei progetti di vita dentro di sé che spesso può nascondere temendo il giudizio degli altri, invece, ha spiegato lo psicoterapeuta nelle sue conclusioni - ogni età ha il suo futuro che deve essere vissuto.