"Sul Perugia la domanda dopo Ascoli è sempre la stessa; siamo sempre in altalena o stiamo diventando pratici?"

23.10.2024 13:54 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"Sul Perugia la domanda dopo Ascoli è sempre la stessa; siamo sempre in altalena o stiamo diventando pratici?"

L'opinione di Stefano De Francesco. "Il Perugia che è sceso scende in campo ad Ascoli, sapeva che non è una partita da ultima spiaggia ma ci rassomigliava molto. La brutta posizione di classifica, non permetteva ulteriori passi falsi. Formisano (voto 6,5) continuamente in altalena schiera una formazione accorta, imbottita di centrocampisti cercando di dare maggiore volume e compattezza al reparto che sinora ha denotato le maggiori difficoltà. Davanti al confermato Gemello (voto 6,5) che è autore stavolta di una buona prova, il tecnico napoletano schiera Giunti (voto 7) laterale dx basso al posto del febbricitante Mezzoni. In mezzo Angella (voto 6) ed il suo scudiero Amoran (voto 6) fanno il loro e dopo un primo tempo con qualche sofferenza, difendono il fortino biancorosso nella ripresa, concedendo all’Ascoli una sola occasione davvero pericolosa. Chiude i quattro di difesa Giraudo (voto 6) che svolge in modo diligente il suo ruolo. A centrocampo rientra Squarzoni (voto 5,5) che fa un po’ fatica, così come fa fatica Bartolomei (voto 6-). È Di Maggio (voto 6,5) che oggi canta e porta la croce, caricandosi sulle spalle il lavoro di contenere e rifinire. Maluccio Lisi (voto 5) che non trova la posizione. Davanti Seghetti (voto 6,5) stavolta in versione rifinitore che ha il pregio di accendersi e di mettere in difficoltà la difesa marchigiana e Montevago (voto 7) che ha il merito di fare diventare semplice una rete in contropiede, con un movimento magnifico. So già che molti di voi diranno che sono stato largo di manica con il nostro centravanti ma io sono vecchia maniera. Per me l’attaccante deve segnare e lasciare il segno e se per alcuni tratti della partita, sembra essere fuori dal gioco, non mi interessa. L’importante è che si faccia trovare pronto quando serve. Il primo tempo vede una sostanziale supremazia dell’Ascoli che crea l’occasione più pericolosa al 16’ con Adjapong. Il diagonale del bianconero è neutralizzato da Gemello che oppone il piedone, alla violenta conclusione del difensore che alla fine, risulterà il migliore dei suoi. Per il resto il possesso dell’Ascoli si rivelerà sterile e incapace di creare altre occasioni importanti. Il Perugia invece alla prima occasione colpisce. Giunti di prima intenzione al volo, ripulisce un rinvio di Gemello, servendo Di Maggio che lancia in profondità Seghetti che brucia sullo scatto il suo marcatore Quaranta e serve l’accorrente e liberissimo Montevago, bravo a seguire l’azione e farsi trovare pronto. La ripresa inizia con la sostituzione di Torrasi (voto 6) al posto del convalescente Squarzoni. Il Perugia controlla l’Ascoli senza eccessivi patemi e ha più volte l’occasione per raddoppiare. Gli errori in serie sotto porta, sono davvero troppi e tengono in partita i marchigiani che hanno anche l’occasione per pareggiare con una conclusione alta di Bertini ma non sarebbe stato giusto. Il tempo di vedere entrare il vagante Bacchin (voto 5,5) al posto di Lisi e soprattutto di assistere all’esordio di Leo (voto 6 di stima) ed al rientro di un volenteroso e sciupone Sylla (voto 6) che l’arbitro Mastrodomenico fischia la fine che dà al Grifo tre punti fondamentali per la classifica e una vittoria in trasferta in campionato attesa per oltre sette mesi. Il calendario sembra essere fatto proprio per favorire quell’altalena che finora ha negativamente caratterizzato le prestazioni del Perugia. Nel prossimo mese i Grifoni scenderanno in campo 6 volte, 3 con avversari abbordabili come Milan Futuro, Legnago e Pineto e 3 con squadre toste come Torres, Ternana ed Arezzo. Proprio i due derby potrebbero rivelarsi decisivi per orientare l’umore della piazza. La domanda dopo Ascoli è sempre la stessa, siamo sempre in altalena o stiamo diventando pratici?".