Perugia in lutto per la morte di Giuseppe Occhioni: un giornalista garbato, schietto e dall’animo buono e gentile

06.06.2021 16:06 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Perugia in lutto per la morte di Giuseppe Occhioni: un giornalista garbato, schietto e dall’animo buono e gentile

Era il titolare della tessera numero 120 e già questo lascia intendere cosa Peppe ha rappresentato per il gruppo umbro dell’Unione Stampa Sportiva. Che oggi si trova a piangere Giuseppe Occhioni, figura rilevante del giornalismo sportivo umbro e vera anima dell’Ussi dall’inizio del sindacato, nel lontano 1983 quando ancora si chiamava Gugs (Gruppo Umbro Giornalisti Sportivi, presidente Paolo Meattelli), sino ai giorni nostri.

Peppe era nato a Perugia nel 1948, nella vita era un ottimo consulente finanziario che ha operato per tanti anni con le principali banche italiane ed europee. Da giornalista è stato anche Consigliere dell’Ordine, da giornalista sportivo lavorò per tre lustri nella redazione perugina de Il Tempo, situata in Corso Vannucci, prima di essere collaboratore de La Nazione, Il Messaggero e dell’agenzia Italpress.

Noto ai più per le tante comparsate televisive in cui amava il ruolo del 'bastian contrario' dall'alto di una vis polemica fine e pungente, Peppe era persona garbata, schietta e dall’animo buono e gentile. E’ stato nell'Ussi da pubblicista sin dagli albori dell’organizzazione, come vicepresidente e quasi da subito Consigliere Nazionale, rappresentando la nostra regione con autorevolezza, dedizione ed enorme passione per decenni e fino all’anno scorso.

Tante le grandi iniziative di cui è stato tra gli ideatori, realizzatore e in ogni caso protagonista e che hanno fatto la storia dell'Ussi Umbria: ricordiamo il torneo di Tennis per giornalisti creato insieme ad Antonio Ciorba, il libro ‘Dalla penna d’oca alla penna ottica’ per il centenario del giornalismo sportivo perugino con gli amici fraterni Remo Gasperini e Gianfranco Ricci, la squadra di Calcio che ha seguito per anni in ogni uscita, il campionato italiano di Podismo, il ‘Rally della Stampa’, i Congressi, i Consigli Nazionali in Umbria (due volte a Todi, una a Perugia e una, memorabile, a Norcia in mezzo alla neve).

Sempre presente, in prima fila con spirito di servizio totale quando c’era da darsi da fare, da concretizzare, da trovare la migliore soluzione ad ogni problema. Ha deciso di andarsene in silenzio, senza far sapere a nessuno di noi di essere malato e lasciando in tutti noi un vuoto enorme ed incolmabile. Lascia la moglie Caterina, la sorella Rita e tre figli, Francesca, Federica e Francesco, cui va il più sentito cordoglio del gruppo umbro dell’Ussi e dell’Associazione Stampa Umbra.