"Capisco la depressione dell’ambiente, ma a Perugia lavoriamo per i risultati: Faroni avrebbe voluto spendere"

11.02.2025 15:35 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"Capisco la depressione dell’ambiente, ma a Perugia lavoriamo per i risultati: Faroni avrebbe voluto spendere"

Mauro Meluso prende in esame la situazione del Perugia e guarda avanti. "In questo mercato non potevamo spendere e il presidente sarebbe stato pronto a farlo, ma io glielo avrei impedito, perchè non ho mai fatto follie e nelle mie gestioni le cose si fanno attorno al concetto di sostenibilità. Sono stato esonerato a gennaio a Padova perché dicevo al presidente che non doveva spendere. La squadra poi è rimasta la stessa ed è andata in B. A Lecce abbiamo fatto le cose con criterio di sostenibilità. La stessa cosa succederà qui, non avremo mai il budget di alcuni club che spendono e poi non sanno se il giorno dopo devono chiudere. Il club è in buone mani, ne sono convinto, perché il presidente Faroni vuole fare le cose per bene. Il mercato di giugno sarà molto differente. C’è la volontà di fare il nostro meglio nel futuro senza però mettere in pericolo il club. Io sto cercando di dare solidità, se poi serpeggia, e lo capisco, pessimismo, non possiamo farci niente tranne fare del nostro meglio per invertirlo. Vogliamo arrivare a riempire lo stadio. Capisco la depressione dell’ambiente ma stiamo lavorando per far arrivare i risultati. Perugia mi è entrata nel cuore, sono felice di essere qua. Vogliamo ristabilire un clima di serenità. Nella vita e non solo nel calcio se pensi troppo negativo arrivano solo cose negative. Come nella vita. Dobbiamo lavorare con serenità. Se ci fossero motivazioni più grandi avremmo preso altre decisioni. Ma io vedo una squadra che cresce e un allenatore che non ha mai potuto schierare la stessa squadra. Poi si possono dire mille cose, ma ci mancavano sette/otto giocatori. Possiamo giudicare un allenatore che ha sempre avuto una situazione di emergenza totale? Ci vuole buon senso, non voglio fare il difensore. Io ci credo, altrimenti oggi sarei potuto rimanere indifferente dal punto di vista comunicativo. Ovvio che se continuiamo cosi ci deve venire una paura da non dormirci la notte. Per quanto riguarda i tanti infortuni, se fossero solo muscolari allora un perché te lo vai a cercare. Ma molti non lo sono. Approfondiremo comunque, potrebbe essere anche il manto erboso del campo di allenamento. Ma non ho dati obiettivi per dirlo. Perugia ha uno storico importante sotto questo aspetto e quindi dobbiamo indagare di più. Sono passati più professionisti per la preparazione ed è successo lo stesso e quindi non sappiamo”.