Gravissime accuse al sistema-calcio dal presidente del Castel del Piano: "Non rispecchia la mia onestà: il sistema è malato!"

Il Castel del Piano è stato sconfitto nella finale playoff del Girone A della Promozione dalla Pontevecchio ai tempi supplementari e a fine gara il presidente dello stesso Castel del Piano, Francesco Pace, ha lanciato accuse gravissime al sistema-calcio (inevitabile appare il deferimento), come mai nessuno aveva mai fatto in Umbria. Tra l'altro, con assoluta serietà, assumendosi le proprie responsabilità per quanto affermato. Dopo queste parole si è scatenato il finimondo (si fa parte dire...). Questo il testo. "Complimenti ai miei ragazzi. Complimenti ai tecnici. Complimenti alla Società. Complimenti a tutti i tifosi. Usciamo a testa altissima, e a giochi finiti posso dire come la penso. Ho aspettato e mandato giù tonnellate di ingiustizie (documentate), ed oggi si è toccato il fondo sotto gli occhi di 500 persone. Per 30 giornate ho riscontrato la faziosità di alcuni giornalisti e l’inveire di alcuni personaggi che hanno volutamente “macchinato” e orchestrato godendo di un sistema malato. Oggi ha vinto il “sistema calcio”, un sistema che non rispecchia la mia onestà e sportività dimostrata in ogni minuto di gioco e ad ogni verdetto. Preciso che da questo “sistema” escludo il presidente Luigi Repace, che non può certo controllare tutto ciò che accade a sua insaputa dietro le quinte, e che si è sempre relazionato con me con sincerità. Viva il Castel Del Piano 1966. Viva l’onestà. Viva il calcio, quello vero e giocato alla pari. Ci vediamo il prossimo anno, ma poco cambierà, perché nessuno ha il coraggio di dire chiaramente come stanno le cose, soprattutto i giornalisti in voga che vendono il silenzio! La nostra vittoria era troppo scomoda per qualcuno. Ora andiamo avanti, a testa alta e pronti a prenderci tutte le conseguenze di queste poche righe di sfogo… perché così sarà! Noi abbiamo vinto! Moralmente abbiamo vinto, e tanto mi basta per essere orgoglioso e andare avanti". Pace chiude la propri accusa con l'hashtag #iononfacciopartedelsistema