Risponde lo Junior Carpine Magione: "Non vogliamo escludere nessuno e far crescere i giovani in un ambiente sano"

28.11.2024 11:22 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Risponde lo Junior Carpine Magione: "Non vogliamo escludere nessuno e far crescere i giovani in un ambiente sano"

Accogliamo ben volentieri le dichiarazioni dello Junior Carpine Magione, che era stato tirato in causa per le propria attività attraverso la lettera di una mamma (a questo LINK per leggerla). Dichiarazioni puntuali e rispettose, seppur non totalmente in linea con i contenuti della lettera stessa. Ma ora, ognuno, giustamente, può farsi una propria idea. "Questa risposta si spiega - nasce come riflessione aperta in merito alle preoccupazioni che la signora solleva nella sua lettera del 27 novembre 2024, in merito alla spiacevole vicenda relativa alla riorganizzazione della squadra Giovanissimi Regionali dello Junior Carpine Magione per la stagione sportiva 2024/2025. L’intento non è polemizzare, ma contribuire a fare chiarezza sui fatti ed esprimere riflessioni di più ampio respiro che riteniamo doverose in qualità di gestori di uno degli impianti sportivi più rilevanti nel territorio umbro e, al contempo, educatori attenti e impegnati da sempre nella promozione dello sport come veicolo di valori sani. Anzitutto, come Junior Carpine Magione vogliamo ribadire con fermezza che il nostro obiettivo primario è sempre stato quello di offrire un ambiente virtuoso, formativo e positivo per tutti i ragazzi e le ragazze che si avvicinano allo sport, indipendentemente dal loro livello tecnico o dal loro futuro sportivo. Proprio perché l’inclusione è da sempre un principio fondante della nostra associazione, ci dispiace profondamente per il ragazzo che si trova ad affrontare una situazione sicuramente difficile, al quale ci teniamo ad esprimere la nostra solidarietà.

In primo luogo, i fatti: al termine della stagione sportiva 2023/24 (30 giugno 2024), la nostra associazione ha organizzato, per ogni categoria, incontri con i genitori degli iscritti presso la nostra sede al fine di esporre i programmi per la stagione successiva e verificare la loro intenzione di riproporre o meno l’iscrizione dei propri ragazzi/e. A tal fine, a tutti i genitori presenti è stato richiesto di compilare un modulo di preiscrizione per confermare la propria presenza per l’anno successivo, mentre a coloro che non hanno partecipato – tra i quali, i genitori del ragazzo – tale documento è stato recapitato tramite canali di messaggistica. Dall’indagine conoscitiva è emerso che il numero degli atleti sarebbe stato eccessivo per formare una squadra, posto che si trattava di 30 giocatori da affidare ad un unico allenatore. Tale situazione avrebbe indubbiamente compromesso la gestione ottimale del gruppo nonché la qualità del lavoro. Inoltre, sarebbe stato comunque impossibile garantire la partecipazione di tutti alle partite della stagione, stante l’esplicito limite regolamentare di 20 giocatori convocabili per ogni incontro, dei quali solo 11 schierabili in campo. Conseguentemente, abbiamo da subito esplorato la possibilità di creare una seconda squadra. Di fronte alle nostre richieste, la FIGC ha fatto presente che gli attuali regolamenti federali non consentono ad una società dilettantistica (cui corrisponde una sola matricola) di formare più squadre di una stessa categoria nell’Attività Agonistica a cui appartengono gli atleti dell'anno in oggetto (2010).

Quanto premesso per ribadire come non si sia trattato di una scelta guidata da ambizioni particolari (“fare una squadra molto più competitiva”) o favoritismi, ma da una necessità logistica e organizzativa che non ci ha permesso di garantire una soluzione che accontentasse tutti e che non ha prospettato alternative di alcun tipo. Ci siamo dunque trovati di fronte ad una situazione nuova e difficile che ci ha visti costretti a fare delle scelte. Questa decisione è stata presa con la massima onestà intellettuale e, in ogni caso, non in modo unilaterale né senza considerare l’impatto sui ragazzi e le loro famiglie. Abbiamo chiamato personalmente tutti i genitori interessati nel mese di luglio (cercando di garantire il massimo preavviso possibile), offrendo loro delle alternative e ricevendo in tutti i casi delle risposte ragionevoli, in considerazione della condizione in cui ci trovavamo. Ci sentiamo di poter dire che il confronto e il dialogo di cui parla la signora, dunque, non solo non è mai mancato da parte nostra, ma è stato ricercato a partire dalla riunione di giugno alla quale la famiglia del ragazzo non ha partecipato. Dopo aver ripercorso la vicenda, rispetto alla quale speriamo si sia fatta la chiarezza che le famiglie meritano, vogliamo far presente che situazioni di questo tipo non sono una novità nello sport, né un’anomalia del nostro territorio. Ogni società si trova nella necessità di formare squadre in base a criteri tecnici, numerici e organizzativi. Non si tratta di escludere o dividere, ma di gestire risorse limitate. Ciò non significa che il ragazzo non sia “all’altezza” o che il suo contributo nella squadra non abbia valore, ma semplicemente che, per quella specifica categoria e stagione, non era possibile includere tutti. Rinnoviamo dunque il nostro dispiacere nei confronti del ragazzo, comprendiamo il rammarico della signora e siamo disponibili a confrontarci ulteriormente per approfondire i dubbi e cercare soluzioni migliori per il futuro, ma crediamo anche sia doveroso nei confronti delle 250 famiglie che da anni credono nel progetto “Junior Carpine Magione” che, in questa situazione come in tutte le altre, non c’è stato alcun intento di esclusione o allontanamento, e che il nostro impegno è sempre quello di garantire un ambiente sportivo sano, rispettoso e inclusivo, nell’interesse unico ed esclusivo dei ragazzi e delle ragazze che fanno parte della nostra famiglia. Con la stessa fermezza, lo Junior Carpine Magione prende le distanze da ogni accusa non costruttiva che venga mossa, avendo agito con il massimo impegno e trasparenza, nell’unico ed esclusivo interesse dei tesserati, nonché nel rispetto dei regolamenti federali, precisando che, ieri come oggi, inclusione, educazione e dialogo sono i valori che incarnano la nostra associazione e che tutto il territorio ci riconosce, da sempre".