E' caos! A rischio la gara di domani tra Bartoccini e Chieri: ricorso d'urgenza alla Corte d'Appello della squadra piemontese!

E' ancora a rischio la partita di domani sera tra Bartoccini Mc Restauri e Chieri, anche se la possibilità sembra remota. Infatti... “Il Chieri ’76 ha deciso prima di presentare ricorso al Giudice Sportivo e ora di impugnarne il provvedimento in via di urgenza avanti la Corte d’Appello anche per (provare ad) affermare un principio. Per (tentare di) cambiare un sistema che così com’è congegnato non può funzionare. In queste condizioni di negazione dell’evidenza tanto vale abolire la facoltà per i club di presentare reclamo, diventa per tutti una inutile perdita di tempo. E beninteso lo affermiamo senza nessuna volontà provocatoria, ma anche al fine di aprire una fattiva discussione sul punto”. La squadra piemontese dopo aver perso gara-3 dei quarti di finale contro Novara (che domani deve giocare gara-1 della semifinale scudetto contro Conegliano), ha presentato ricorso per una evidente svista arbitrale. Perchè tutto ciò? i pensa Eurosport a ricostruire l'episodio. In gara-3 dei quarti di finale Novara ha vinto 3-2 contro la Reale Mutua Fenera Chieri '76 davanti al pubblico amico del Pala Igor. Durante il 4° set, sul punteggio di 24-17 in favore di Novara, ecco infatti maturare un'insolita svista arbitrale. Sulla battuta di Avery Skinner, la disposizione tattica di Novara in ricezione evidenziava un netto fallo di posizione (come confermato dalle immagini televisive), ovvero una collocazione diversa - rispetto all'ordine di rotazione - delle sei giocatrici igorine in quel momento presenti sul taraflex. Durante l'azione, quel fallo di posizione non è stato fischiato, né dal 1° arbitro - la perugina Ilaria Vagni, un'autentica istituzione nel ruolo - e nemmeno dal 2° arbitro, l'esperto Rocco Brancati, anche lui perugino. Il risultato? Punto di Novara grazie al pallonetto di seconda intenzione realizzato da Francesca Bosio e Zanzare che si sono aggiudicate il set 25-17, forzando così il tie-break. Ovviamente il mancato fischio arbitrale ha generato le proteste di Chieri, tra giocatrici e staff tecnico, con Ilaria Spirito (la capitana) ad andare giustamente verso il 1° arbitro per spiegare le proprie ragioni, come consentito dal regolamento. La risposta di Vagni è stata però molto chiara: "Non posso farci niente" e ha così generato la contro-replica della libero azzurra: "Cosa vuol dire che non puoi farci niente?!". Al termine della partita, la società di Chieri ha espresso chiaramente - tramite le dichiarazioni della sua capitana, Spirito appunto, e pure quelle dell'allenatore, Giulio Cesare Bregoli - la volontà di presentare subito ricorso presso il Giudice Sportivo Nazionale. Cosa che si è effettivamente verificata e, in data 20 marzo 2025, è arrivata la risposta dello stesso Giudice, che qui riassumiamo. Il Giudice Sportivo Nazionale ha respinto il ricorso presentato dal club biancoblù, evidenziando che i due arbitri hanno riferito di non aver rilevato il fallo di posizione denunciato e che quindi, in base al Regolamento Giurisdizionale, l'istanza di ricorso non può avere ad oggetto un'errata valutazione arbitrale di una situazione di gioco. Finita qui? Manco per idea. Visto che Chieri ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello per vari motivi, come si legge in un comunicato ufficiale rilasciato oggi dal club. "Per (provare ad) affermare un principio. Per (tentare di) cambiare un sistema che così com’è congegnato non può funzionare. In queste condizioni di negazione dell’evidenza tanto vale abolire la facoltà per i club di presentare reclamo, diventa per tutti una inutile perdita di tempo. E beninteso lo affermiamo senza nessuna volontà provocatoria, ma anche al fine di aprire una fattiva discussione sul punto". Si attendono allora novità, anche se il risultato della partita è stato omologato e, a poco più di 24 ore da gara-1 di semifinale tra Conegliano e Novara, non ci sarebbero comunque più i tempi tecnici per procedere a una ripetizione della sfida Novara-Chieri.