Cosa succede alla Pontevecchio? Si sta forse nascondendo qualcosa sul patrimonio immobiliare?

Una nuova lettera è stata inviata al Consiglio d'amministrazione della ASD Ponte Vecchio srl e agli organi di stampa e d'informazione che alimenta dubbi ed inquietudine tra i cittadini ponteggiani e non solo tifosi e sportivi, oltre che nel mondo del calcio umbro. A scrivere è il socio con il maggior numero di quote ed ex presidente, Mariano Fondacci. "A seguito della lettera dello scorso 20 giugno e dopo una lunga riflessione - sottolinea Fondacci - penso, in conclusione, che l'attuale esecutivo se aveva l'intenzione di dedicarsi quasi esclusivamente alle fortune della prima squadra e meno in quelle del settore giovanile, visti i risultati sportivi, e delle proprietà immobiliari avrebbe dovuto chiedere di entrare in una qualsiasi altra società ma non nella nostra associazione. Perché la Pontevecchio, forse unica in Italia in campo dilettantistico, è una società di capitali con un ingente patrimonio immobiliare difficile da gestire insieme a tutte le attività sportive e come dimostra la sua storia, non è stata mai acquistata da nessuno in passato e non lo sarà neanche
in futuro, perché la maggioranza degli attuali soci non ha acquistato le azioni per rivenderle, ma per dotare il paese di Ponte San Giovanni di una associazione solida finanziariamente e forte sportivamente. Ringrazio calorosamente tutti i soci, simpatizzanti, tifosi e tutti i cittadini del nostro quartiere  che avranno la pazienza di leggere queste ulteriori righe e sempre Forza Pontevecchio!".