Indagano i carabinieri sulla terribile aggressione alla donna e alla figlia 16enne che difendevano gli animali

08.01.2025 11:49 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Indagano i carabinieri sulla terribile aggressione alla donna e alla figlia 16enne che difendevano gli animali

(LINK per leggere il racconto di quanto accaduto) Sono state avviate dai carabinieri le indagini sull’aggressione subìta da Francesca Paxia e dalla figlia domenica scorsa a Ponte Nese, tra San Giovanni del Pantano e Colle Umberto. La donna, 45 anni, nella giornata di ieri ha fatto regolare denuncia, con i responsabili dell’arma che hanno acquisito anche i filmati pubblicati sul profilo social della donna. La donna ha avuto dal pronto soccorso sette giorni di prognosi per la guarigione, con il referto che indica un “trauma cranico causato da un’aggressione con ombrello e alcuni pugni in seguito allo strattonamento con l’auto dell’aggressore che riprendeva la corsa, senza arrotamento o investimento”. L’episodio, ripreso da tutti i mass media dopo la nostra pubblicazione, ha scatenato le ire del web, con centinaia e centinaia di attestati do solidarietà per la donna stessa, presidente dell’associazione Onlus “Sulle orme di Enea” che si occupa della tutela di animali in difficoltà, e della figlia, appena sedicenne. L’aggressione sarebbe avvenuta dai componenti della squadra di “cinghialari” della zona, in particolare un uomo avrebbe colpito la donna con pugni ed ombrellate che era andato a riprendere una ventina di cani sfuggiti al loro controllo ed entrati nell’area gestita dall’associazione ed aggredendo gli ospiti a quattro zampe della struttura. E’ stata una fase quanto mai concitata con una cinquantina di cani, alcuni agitatissimi, oltre a gatti, pecore e altri esemplari a cui l’associazione dà riparo. "E dopo aver letteralmente perso tre giorni per colpa di questo spiacevole episodio tra la giornata in ostaggio della muta dei cani, le aggressioni ecc, l'altra giornata passata al pronto soccorso e un'altra ancora passata in caserma per la denuncia - dice Francesca Paxia - stamattina ho messo il turbo dall'alba per cercare di recuperare tutto il lavoro rimasto indietro nel nostro grande, affollato ed impegnativo rifugio 'Sulle Orme di Enea' che sempre e per sempre dovrà restare un luogo sacro per tante anime, dove cattiveria e violenza non dovranno mai avere accesso. Grazie alle migliaia di manifestazioni di affetto e solidarietà. A chi pensa che qui ci sia una donna sola è stato con l'occasione ricordato che dietro ai nostri animali siamo in tanti".