"Così non va! Ci vuole rispetto per chi ha fatto la storia della Pontevecchio!"
Sulla delicata questione della Pontevecchio interviene l' ex presidente Gianni Monsignori. "Con riferimento alla diatriba nata in questo periodo dal CDA Pontevecchio e alcuni soci 'Comitato soci ASD Pontevecchio ' di cui faccio parte, anche se avevo deciso di non partecipare al brutto conflitto mediatico, mi vedo mio malgrado, essendo stato chiamato in causa, a dare delle precisazioni.
Quello che Gianni Monsignori è Mariano Fondacci hanno fatto e rappresentato per la Pontevecchio in 40 anni di storia, tutto il mondo calcistico e Ponte S. Giovanni lo sa!
Ricordo, a chi non ha memoria, che nell'estate 2002 la nostra società era destinata a sparire. Tutti i vecchi dirigenti erano spariti, la società indebitata , senza nessuno che avesse il coraggio di prendere in mano una situazione a dir poco difficile. Così il 15.09.02 divenni Presidente di una società che aveva un ammontare debiti nettamente superiore a quello ereditato dall'attuale CDA.
Mi piace inoltre ricordare che nel 2007 per messa a norma e migliorie dell'impiantistica, comportò un investimento di 260 mila euro, oltre al grande contributo di Fondacci e della sua impresa edile.
Dal 2019 la proprietà (Lido Tevere) non riesce più a dare nessuna rendita, e quando nel 2021 ci fu fatta una proposta di acquisto ( mai avuta da nessuno in 40 anni) il sottoscritto cercò di portare avanti una trattativa. Poi questa andò a monte perché l'attuale CDA non la volle legittimamente continuare . Oggi il risultato è che la proprietà non fornisce reddito, è costretta ogni anno a pagare la tassa IMU ed è ridotta in luogo fatiscente e disonorevole per l'immagine della società. Ancora oggi rimango convinto della bontà del progetto, per la società e per la riqualificazione dell'area.
In secondo luogo vorrei ricordare che la maggior parte dell'attuale CDA, fu da me coinvolto a far parte della società, 5 anni fa. Nei primi 3 anni fecero in modo che dirigenti importanti quali Giulio Fondacci, Massimo Tonazzini, Rino Caliendo, Gianluca Guerci e il sottoscritto se ne andassero. Nonostante ciò, io che li ho cercati in primo luogo, li ho sostenuti con il voto ( il 12.9.23 ricordo che dei 420 voti per l'elezione del CDA 150 erano di Fondacci e 130 i miei) ed ho continuato a dare il mio appoggio e sostegno per tutti gli ultimi 2 anni. L'ultimo atto è stato il 03.06.24 per la famosa Assemblea Straordinaria per la modifica statutaria. In quella occasione senza il mio intervento e delle mie quote, l'assemblea sarebbe risultata nulla, con la conseguente mancata possibilità di iscrizione della società nei prossimi campionati.
Il gruppo di soci che fanno parte del " Comitato soci" che è rappresentata da oltre 500 quote, in quella occasione voleva aggiungere allo statuto alcune modifiche che avessero tutelato i beni ed i soci, senza ledere o interferire nella conduzione sportiva e sociale del CDA. Nell'assemblea Straordinaria del 03.06.24 , chiesi e mi fu promesso, che poi successivamente sarebbe stata convocata una nuova assemblea straordinaria che avesse tenuto conto delle aspettative del Comitato soci. Ancora oggi, dopo che il sottoscritto più volte ha caldeggiato, di questa, non si sa più nulla.
Oggi mi chiedo perché? Perché si è voluto arrivare allo scontro? È possibile che l società debba essere così spaccata?
Io e Mariano Fondacci non abbiamo bisogno di ribadire cosa rappresenti per noi la Pontevecchio, come credo che questo CDA meriti di andare avanti. Però il rispetto, la gratitudine verso i personaggi che fanno parte di questo " Comitato soci" che hanno scritto la storia, rappresentato la nota dolente di questa stupida vicenda.
Dai primi di giugno, dopo 40 anni, ho deciso che nelle attuali condizioni non metterò più piede dentro l'impianto sportivo ( forse andrò a vedere qualche partita dalla tribuna) come tutti gli altri del comitato per protesta per ciò che sta avvenendo.
Rispetto, gratitudine e amicizia devono legare un società come la nostra, così sono state fatte grandi ciò, così tutti potremo tornare ad amare questa società, non con una frattura così profonda come quella che si è voluta creare ( spero involontariamente).
È ora di riparare e solo l'attuale CDA lo può fare, se veramente lo vuole!!
Tutto il resto è noia..... Gianni Monsignori".