Santopadre: "Il leone è ferito, ma non è morto". E poi "Il futuro del Perugia è roseo e vogliamo la B!"

“Il leone è ferito, ma non morto”. Una frase di Massimiliano Santopadre per interpretare lo spirito della squadra e dell’ambiente in vista di questo finale di campionato. “Stiamo vivendo un sogno e vogliamo continuare a viverlo sino in fondo – ha detto – senza mollare un centimetro. Grazie ad Andrea Camplone, che sarà l’allenatore almeno sino ai play off e poi ci sederemo e valuteremo. Ha fatto e sta facendo cose grandissime, con il 95% della gente che si è innamorata di questa squadra. E’ arrivato che eravamo undicesimi ed oggi siamo secondi: complimenti a Camplone anche se non dovessimo farcela. Andiamo avanti senza critiche gratuite. Siamo tutti qui e poi per il prossimo anno nessuno è riconfermato”. Santopadre ha poi parlato della sentenza del Tnas e del fatto che “quello che si è visto domenica ad Avellino a noi non ci piace. Che il rigore è fuori di tre metri lo hanno visto tutti e se qualche volta dovessero sbagliassero anche altrove…”. Poi ha lanciato lo slogan "Insieme a noi", per poter essere in tanti la gara di domenica contro il Prato. "Il futuro del Perugia è roseo!".