Fisico di giorno, allenatore di sera: Alessandro Vispa si racconta nel corso di una stagione ricca

17.04.2025 08:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fisico di giorno, allenatore di sera: Alessandro Vispa si racconta nel corso di una stagione ricca

Di giorno si occupa di algoritmi, intelligenza artificiale e analisi dati in un’azienda privata di Perugia. Di sera, lavagnetta alla mano, guida i ragazzi della Svila Perugia Basket nel campionato di Serie C. Alessandro Vispa, classe ’81, è un data scientist con un dottorato in Fisica ma è anche un appassionato instancabile della pallacanestro. «Vorrei trasferire le competenze del mio lavoro nel basket – ci confida coach Vispa - Negli Stati Uniti lo fanno da tempo: i dati aiutano a capire meglio il gioco e a migliorarsi». E così, con l’occhio matematico e il cuore da allenatore guarda alla stagione che si sta per concludere: «Ci siamo allenati bene tutto l’anno - sottolinea - Abbiamo avuto assenze importanti per infortunio e pagato qualche errore di troppo ma ora ci siamo guadagnati una buona posizione play-off e ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto». I Grifoni hanno conquistato la terza posizione nella griglia dei play-off grazie alla bella vittoria dell’ultima giornata di regular season sul campo della Virtus Assisi, diretta concorrente nella lotta per la post-season. «I miei ragazzi sono sempre stati disponibili e mi hanno seguito per tutta la stagione», commenta l’allenatore alla guida del Perugia Basket dal 2021. La sua carriera in panchina nasce da un imprevisto, come spesso accade nello sport. «Ho iniziato a giocare da bambino: un mio compagno di classe mi ha spinto ad entrare in un palazzetto». Da lì la passione cresce e lo accompagna per anni, fino a quando, a 17 anni, un infortunio lo costringe a fermarsi. «Sono stato lontano dal parquet, ma non dalla pallacanestro»: torna, poco dopo, in una nuova veste: quella di allenatore, che gli ha fatto riscoprire la palla a spicchi da un’altra prospettiva. Il suo percorso non si ferma nemmeno quando il lavoro lo porta a Barcellona. «Dopo i primi mesi lì sentivo che mancava qualcosa. Ho inviato il curriculum e sono entrato in una società di basket, guidata da un direttore sportivo che era anche selezionatore della rappresentativa catalana U15». Resta in Spagna per cinque anni, dal 2012 al 2017, crescendo come assistente, poi allenatore dell’U25 maschile e infine della prima squadra del Club Esportiu Diagonal Mar. Un’esperienza che lo forma sul piano tecnico e umano. «Allenare, confrontarmi con un basket diverso, conoscere nuove persone… mi ha cambiato come persona e come coach». Il ritorno in Italia arriva nel febbraio 2017, destinazione Perugia. Un rientro cercato, anche grazie a due figure chiave, i coach Luca Monacelli e Luca Lupattelli. «Mi avevano già contattato l’anno prima. Sono ripartito come secondo assistente in C Silver, poi U16 Eccellenza, U18 e infine la Serie C nel 2021, dopo la pandemia». Oggi coach Vispa si divide tra tre pilastri che guidano la sua quotidianità: la famiglia, il lavoro e, sopra ogni cosa, la pallacanestro. Le sue giornate scorrono tra impegni in azienda e ore passate sul campo, tra allenamenti, partite e sedute in sala pesi, momenti in cui il pensiero torna sempre lì, al basket. Accanto a lui c’è Indre, una ragazza lituana che ha anche allenato e che oggi è sua moglie, prima tifosa di coach Vispa e della sua squadra. «Un mio vizio? Sono estremamente ripetitivo e abitudinario, quasi scaramantico», ammette con un sorriso. «I ragazzi in squadra ci scherzano sempre sopra». Intanto, la società guarda al futuro con una nuova spinta. «Credo che il Perugia Basket debba tornare a occupare il posto che gli spetta: nelle realtà, nei campionati e nelle categorie che ha già conosciuto in passato», spiega coach Vispa. A dare forza a questa visione è anche la nuova collaborazione con Svila, una realtà imprenditoriale che ha deciso di investire nel progetto. «Sono imprenditori che credono in noi, nella nostra pallacanestro e nel modo in cui la portiamo avanti da anni. Il loro intervento è fondamentale: ci permette di respirare più a lungo termine, di guardare oltre la prossima stagione e pianificare i prossimi cinque anni con ambizione e solidità».