Clamoroso! Verso la conferma di Luigi Repace alla guida della Figc umbra! Cambia la legge: out Damaschi e Monsignori?

30.09.2023 15:10 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Clamoroso! Verso la conferma di Luigi Repace alla guida della Figc umbra! Cambia la legge: out Damaschi e Monsignori?

E' cambiata la normativa. La Corte Costituzionale ha confermato lo stop al limite dei tre mandati per chi guida le federazioni sportive italiane. Una decisione che avrà effetti anche in Umbria. In particolare sulla Federcalcio, con Luigi Repace che sarebbe stato costretto ad abdicare ed invece a questo punto si va verso una sua riconferma. Anche perchè, da quanto si apprende in queste ore da ambienti vicini alla stessa Figc, appare scontata una sua ricandidatura (sembra abbia già dato la propria disponibilità), avvalorata a tutti gli effetti dalla normativa. E di conseguenza è assai probabile anche una sua riconferma. Del resto, allo stato attuale per Repace non ci sono all'orizzonte spazi per incarichi a livello nazionale e quindi è destinato a restare alla guida della stessa federazione regionale. Sembra tramontare di colpo la candidatura, che era nell'aria per la guida del Cru della Figc, di Roberto Damaschi, ex presidente del Perugia ed attuale consigliere regionale dello stesso Cru. Difficile anche quella che era circolata in queste ultime settimane di Gianni Monsignori, presidente per anni della Pontevecchio, prima di lasciare il passo. Di fatto comunque il tetto dei tre mandati era già stato abolito con una norma inserita nel decreto PA dello scorso luglio quando la frase della legge 8-2018 “il presidente e gli altri componenti della giunta nazionale non possono svolgere più di tre mandati” era stato modificato con “il presidente e gli altri componenti della giunta nazionale possono svolgere più mandati”. Un emendamento (a firma on. Raffaele Nevi di Forza Italia) nelle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera approvato dal Parlamento che apriva le porte all’eleggibilità no limits a n.1 delle federazioni sportive, con l’unica variante di una maggioranza di voto qualificata. Nel frattempo, il ricorso alla Consulta era stato presentato da un dirigente di un comitato regionale: ora la vittoria ‘giuridica’ ha messo un sigillo alla svolta politica, e naturalmente quanto stabilito ora se vale per gli organi territoriali non potrà non essere valido anche per quelli nazionali. Tutte le federazioni, insomma, non solo i comitati regionali; ma non il Coni, che a differenza degli enti privati federali è ente pubblico (quindi l’attuale presidente Giovanni Malagò, al momento, non potrà ricandidarsi).