Sabato pomeriggio il Perugia in campo ad Ascoli con la partita in diretta su Umbria Tv
Rialzarsi dopo questa pesante batosta non sarà facile per il Perugia. E solo meta ottobre ma sembra già che gli obiettivi principali, un campionato al passo con le prime siano quasi tutti sfumati. Sabato prossimo c'è la gara in trasferta ad Ascoli, con UmbriaTv che trasmetterà la partita in diretta ed in chiaro dalle ore 14, inizia l'ennesimo campionato di un campionato più difficile del previsto. La classifica - come ascoltato nel servizio della stessa emittente - piange con il dodicesimo posto a meno dieci dal terzetto di testa Ternana, Pescara ed Entella e l'andazzo delle ultime partite, due sconfitte interne in casa su tre partite e due pareggi fuori casa è da bassa classifica. Tutti avevano caricato di significati la partita contro l'Entella, come se fosse l'ultima via per tornare a sognare in grande. Una gara spartiacque che ha tradito anche lo stesso tecnico Formisano che probabilmente pensava che il 4-0 contro la Lucchese e il recupero degli attaccanti avesse dato una spallata ai tanti problemi che ha avuto la squadra. Tornare alle due punte in una sfida cosi importante è stato una mossa forse troppo anticipata: un pò perchè il Perugia aveva ritrovato un po di certezze con un atteggiamento più prudente e poi perchè Seghetti e Montevago non hanno ancora i 90 minuti nelle gambe e la piega che ha preso poi la partita ha privato Formisano di una soluzione importante te da giocarsi strada facendo. Infatti il Perugia è andato in difficoltà e l'ingresso di Cisco, mezzo acciaccato e poi infortunatosi, non è stato determinante. Insomma la strategia non è stata la migliore e al cospetto di una squadra forte come l'Entella si è rivelata fatale. Formisano aveva trovato anche una soluzione alle difficoltà del centrocampo, affiancando Giunti a Torrasi e Bartolomei. Un reparto questo con poche soluzioni e con giocatori con caratteristiche simili e poco di gamba. Una soluzione che aveva portato un punto a Pesaro e Te contro la lucchese dove Formisano aveva si giocato a due ma sempre con un solo riferimento offensivo e tre giocatori alle spalle, pronti a galleggiare sulla linea di centrocampo