La preoccupazione dell'Ordine dei Giornalisti: troppe le norme che mettono a rischio il diritto ad essere informati

18.10.2024 13:10 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
La preoccupazione dell'Ordine dei Giornalisti: troppe le norme che mettono a rischio il diritto ad essere informati

Presunzione di innocenza, divieto di pubblicazione ordinanze di custodia cautelare, azioni giudiziarie intimidatorie contro i giornalisti, riforma della diffamazione. Sono molte le norme che mettono al rischio il diritto dei cittadini ad essere informati. Le analisi e le proposte  su questi temi sono state oggetto  della  Conferenza stampa del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti che si è svolta lunedì 14 ottobre 2024 presso la sala della Stampa Estera a Palazzo Grazioli a Roma. “Siamo preoccupati, l’abbiamo detto numerose volte in occasione di audizioni, con iniziative pubbliche, comunicati stampa. Ci preoccupa l’approvazione di una serie di norme che a nostro avviso, soprattutto se coordinate, limitano fortemente la libertà di stampa, di informazione e dei cittadini di essere informati. Questo non è un interesse specifico di una categoria, ma uno trasversale”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, nel corso della conferenza stampa “Giustizia, informazione a rischio” a palazzo Grazioli, nella sede romana della Stampa estera. “Ci preoccupa il fatto che il Parlamento sia in procinto di approvare una legge sulla stretta sulle intercettazioni – ha proseguito – che sembra una norma di garanzia che complica il lavoro, perché impone al giornalista di descrivere un fatto invece di presentarlo come tale. Tutti preferiscono esprimersi direttamente, allora perché le intercettazioni è l’unico elemento di cui non si può virgolettare neanche una parola? Esporrà i giornalisti a ulteriori rischi di diffamazione”. Così, ha concluso Bartoli, “rischiamo di assomigliare più alla Turchia che agli Stati Uniti”. (fonte ansa) Sono intervenuti, dopo i saluti del presidente della Stampa Estera l’olandese Maarten van Aalderen, Carlo Bartoli, Pasquale Napolitano, Gian Antonio Stella, Domenico Affinito, Gianluca Amadori. Ha moderato Paola Spadari; nel corso della Conferenza sono stati presentati due brevi contributi video delle giuriste Caterina Malavenda e Marina Castellaneta.