Clamoroso Gabriele Gravina alla vigilia del consiglio federale! Parla come se non esistessero i regolamenti!

23.07.2023 17:23 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Clamoroso Gabriele Gravina alla vigilia del consiglio federale! Parla come se non esistessero i regolamenti!

Gabriele Gravina, presidente Figc, ha parlato nel corso di un convegno sulla sostenibilità nel calcio italiano e ha toccato a sorpresa (ma volutamente...) anche l’argomento ripescaggi e riammissioni, non pronunciando parole tenere nei confronti del Brescia e sul possibile immediato ritorno in B delle Rondinelle. Domani, è bene ricordarlo, ci sarà il Consiglio Federale che dovrà rendere ufficiali le graduatorie per riammissioni e ripescaggi. Non è stato citato il Perugia, che però, lo sappiamo, è direttamente coinvolto rispetto alla sorte del Lecco e quindi il riferimento appare evidente. Ha parlato come si dice "di pancia", come se i regolamenti e le date da rispettare non esistessero. Appare probabile che toccherà a giudici imparziali, ed estranei all'ordinamento calcistico, decidere le partecipanti al campionato di Serie B.

“A volte la cultura della sconfitta dovrebbe portare ad accettare diversamente i risultati. Pensare che ogni volta gli sconfitti attendano riammissioni o ripescaggi va contro lo sport e quei valori che vogliamo portare avanti anche per riavvicinare le famiglie allo stadio e al calcio. Faccio appello anche al buonsenso e alla collaborazione dei presidenti. Abbiamo chiuso il campionato a giugno con due immagini: una società che vince il campionato, il Lecco, ed una che saccheggia lo stadio perché retrocessa (il Brescia). Immagine strana: oggi il Lecco è in Terza Categoria ed il Brescia in B: dico che è stato lanciato un messaggio che è contrario ai valori dello sport“, Gravina difende dunque la causa del club lecchese. Il calcio vivrà un’estate abbastanza infuocata nei tribunali, per ragioni che prima o poi dovremo affrontare in maniera decisa. Nel calcio si vince ma si può anche perdere e quando si perde bisogna dimostrare di aver assimilato il senso della sconfitta, che non piace ma va accettata. Pensare che ogni anno i campionati italiani debbano subite un impatto negativo per colpa di chi ha perso e attende riammissioni o ripescaggi non fa bene allo sport e ai suoi valori. Oltre a fare un danno al brand del calcio italiano, proprio quando stiamo cercando di valorizzarlo“. Ha poi aggiunto che “non è giusto alterare il valore dell’equa competizione: facciamo un piano industriale come FIGC, qualcuno ci supporti affinché tutti i club partecipino tutti nello stesso modo e non che chi paga retrocede e chi non paga a volte vince“.