Prima donazione ai Centri Antiviolenza dell'Umbria attraverso quanto raccolto con il libro "Protagoniste"
«Con grande soddisfazione comunichiamo di aver effettuato la prima donazione di novecento euro all’Associazione Libera…Mente Donna, che coordina molti dei Centri Antiviolenza e sportelli di ascolto della provincia di Perugia. I proventi sono stati raccolti in pochi mesi grazie al libro “Protagoniste”, edito da ali&no e firmato da sei autori, Daniel Abbruzzese, Giovanni Dozzini, Carlo Floris, Francesco Mangano, Pierpaolo Peroni, Mirco Porzi, che hanno donato i loro racconti inediti e hanno partecipato, con grande disponibilità, a tutti gli incontri pubblici. Quando la Cultura insieme agli enti riesce a fare rete contribuisce concretamente alla solidarietà sociale».
Con queste parole Francesca Silvestri – direttrice editoriale di ali&no – ha annunciato il traguardo della prima donazione a sostegno dei CAV attraverso il libro di racconti “Protagoniste” che, in soli tre mesi, ha raccolto la cifra non trascurabile di 900€. Un segno di vicinanza concreto del mondo culturale a un problema sociale e soprattutto di violazione di diritti umani, che purtroppo interessa anche il nostro territorio.
Il libro, uscito a settembre, è stato presentato alla Biblioteca delle donne L. Cipollone (Centro per le Pari Opportunità Regione Umbria), alla Fiera Fa’ la cosa giusta Bastia, alla Biblioteca Comunale Passignano, all’Auditorium Sant’Angelo di Bastia, alla Biblioteca Comunale G. Rodari Corciano e altri inviti sono arrivati, anche da fuori regione, per la prossima primavera. «Ogni incontro – sottolineano gli autori – non è solo la presentazione di un libro, è soprattutto un’importante occasione di dibattito pubblico e riflessione su temi legati alla violenza di genere a cui hanno partecipato giovani e meno giovani, istituzioni e docenti, responsabili di sportelli di ascolto, medici, psicologi, associazioni e bibliotecari che a loro volta sentono la necessità di fare rete per superare le problematiche e impostare programmi educativi e sociali comuni».
Il progetto è indipendente e sostenuto interamente dall’editore, così come la collaborazione degli autori e della illustratrice è stata a titolo gratuito, perché, come scrive la sociologa Sabrina Garofalo nella Prefazione, «Le parole sono importanti e mai come ora un lavoro come questo può rappresentare un importante momento di riflessione sul valore politico della narrazione femminile. Un valore politico, perché vale sempre la pena ricordarlo, la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani, e pertanto un tema che è radicato nei diritti e nelle libertà, un tema legato al potere maschile e ai diversi e differenti modi in cui esso si manifesta».