"Per la gara di Perugia sono ancora più fiducioso dopo i 9 punti nelle ultime tre partite"
Come nei film. Una quantità industriale di occasioni, di traversoni dalle corsie esterne anche di più, ma è mancato sempre qualcosa. Sei minuti di recupero, ma è una Carrarese stanca ed esausta dopo una gara condotta praticamente in solitaria contro un avversario troppo rinunciatario e venuto in riva al Tirreno essenzialmente per un pareggio. Uno 0-0 di rimpianti marmiferi mentre partono i primi titoli di coda, poi al quinto dei sei minuti di recupero Cicconi, subentrato nella ripresa e subito a suo agio sulla mancina, pesca la testa di Panico la cui conclusione attraversa mezza Spal prima di beffare Alfonso. 1-0 e tre punti più che d'oro dunque per la squadra di Dal Canto che è riuscita a risolvere quello che è stato un vero e proprio rebus, ma la soluzione arriva quasi sempre dai quinti di centrocampo. La Carrarese ha questa caratteristica ormai consolidata da anni di 3-5-2: in questo esercizio, in serie C, gli azzurri hanno pochi eguali. E' così che, stasera, è terzo posto in classifica. Tre punti ma il tesoro è altro: sono partite che possono davvero cambiare il vento di una stagione (anche se Dal Canto preferisce la continuità delle convinzioni ai cambi di direzione), per la modalità con la quale questi tre punti sono stati prodotti. Una squadra che sembra aver subito archiviato le velature nel cielo azzurro di fine ottobre (tra Sestri Levante e Pineto e tolta la più che onorevole sconfitta di Cesena) e che ora sta immagazzinando punti e soprattutto fiducia. Con un uomo in più e, in queste settimane, davvero sugli scudi: Giuseppe Antonio Panico che risolve con una rete personale la terza partita consecutiva dopo Pescara e Juventus Next Gen. Smaltita la giusta esultanza negli spogliatoi è tempo di raccontare questo sorpasso in extremis in sala stampa. Alessandro Dal Canto non si scompone mai, dopo una sconfitta e nemmeno a seguito di una vittoria sul filo di lana ("Verso Perugia non cambia nulla, ero fiducioso anche prima di queste tre vittorie e lo sono ovviamente ora dopo questi 9 punti in tre partite"): anche questi particolari raccontano una Carrarese che non si accontenta ma che considera questo 1-0 semplicemente come una tappa. "Alla fine credo sia una vittoria meritata" esordisce il tecnico al secondo anno sulla panchina azzurra. "Abbiamo cercato questo successo sempre con un filo logico e sempre con pazienza e alla fine siamo stati premiati. La squadra del resto stava gestendo nel modo giusto la partita e abbiamo preferito mantenere il nostro assetto in campo perché, con una Spal così schiacciata indietro, provare per vie centrali era abbastanza rischioso e quindi non bisognava dare modo a loro di ripartire. Così abbiamo insistito con il nostro modo di giocare, producendo un milione di cross, a dire il vero poco precisi, però mi è piaciuta l'interpretazione della gara. E' chiaro che nel secondo tempo abbiamo fatto più fatica, ma è normale nel calcio: chi vuole contenere alla fine prende coraggio e la Spal, con il passare dei minuti, ha sempre avuto maggior convinzione nel chiudere tutti i varchi. Contento per Panico, si allena sempre a trecento all'ora: come vedete gli attaccanti hanno i loro periodi di fiducia e con la fiducia si va anche oltre i propri limiti. Prima è stato Capello, in queste settimane Giuseppe e verrà il momento anche per Simeri. Alla fine l'unica partita in cui il risultato -parlo di risultati, non di prestazione- è davvero stato negativo è la gara contro il Sestri Levante. Abbiamo cambiato sedici giocatori, è normale avere nel cammino qualche tappa in cui prestazione e risultato non coincidano. C'è anche da dire che è indubbio che la rosa sia migliorata, la società ha fatto sforzi importanti senza nulla togliere ad un gruppo che, lo scorso anno, è arrivato come miglior quarto. Però un dato di fatto che sia difficile in questa stagione parlare di titolari e di seconde linee".