La tifernate Moira Lena Tassi ha "inebriato" Bologna con un percorso dedicato al tartufo

28.02.2025 14:24 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
La tifernate Moira Lena Tassi ha "inebriato" Bologna con un percorso dedicato al tartufo

Con sua maestà il tartufo la tifernate Moira Lena Tassi ha inebriato Bologna e i bolognesi. Un' atmosfera raffinata e suggestiva ha avvolto lo storico ristorante Franco Rossi, nel cuore di Bologna, lo scorso venerdì, in occasione dell'esclusivo evento Sa majesté la truffe. Una serata straordinaria, dove arte, poesia alta cucina si sono fuse in un’esperienza sensoriale unica, impreziosita dalla degustazione di cinque prestigiose maison di vini francesi. Protagonista indiscussa dell'evento è stata l'artista Moira Lena Tassi, originaria di Città di Castello, la cui creatività ha dialogato con un sofisticato percorso enogastronomico, interamente dedicato al tartufo, autentico re della tavola. La cena, curata nei minimi dettagli dallo chef Lino Rossi e dal sommelier Giuseppe Pirpignani, con la supervisione attenta del patron Franco Rossi, ha celebrato il tartufo in tutte le sue sfumature. Attraverso un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, ogni portata ha saputo esaltare questo prezioso ingrediente, in un connubio armonioso con i vini selezionati. Ogni piatto, ispirato alle opere di Moira Lena Tassi esposte nelle sale del ristorante, ha raccontato una storia, trasformando la serata in un viaggio multisensoriale senza precedenti. L' evento si è aperto con la presentazione dell'opera Il peccato più prelibato, raffigurante Adamo ed Eva, con Eva che tiene in mano un Tuber magnatum pico: un’introduzione simbolica per un’esperienza coinvolgente, in un clima di eleganza e convivialità. Moira Lena Tassi ha guidato gli ospiti in un affascinante percorso tra le sue creazioni, dando voce ai suoi dipinti attraverso la lettura di poesie di autori celebri come Charles Baudelaire e Alda Merini. Con grande sensibilità e passione, ha inoltre condiviso la storia di suo nonno, Artemio Smacchia, figura leggendaria nel mondo dei tartufai dell'Alta Valle del Tevere. Nel 1980, fu il primo a ricevere il prestigioso titolo di Veterano dei Tartufai alla prima Mostra Mercato del Tartufo di Città di Castello. Per rendere omaggio alla memoria del nonno, l'artista lo ha ritratto nel dipinto Il maestro tartufaio , immortalando il momento in cui, con un gesto affettuoso, estrae una ricompensa dalla tasca per il suo cane, dopo la scoperta di un tartufo. L' opera è esposta nella sala centrale del ristorante, testimoniando il legame profondo tra tradizione e passione. A coronare la serata, il dessert ispirato all'opera Raffaello incontra Burri : un' armoniosa fusione di sapori e colori che ha reso omaggio a due giganti della storia dell'arte. Il Semifreddo di mandorle con cioccolato caldo al tartufo nero ha deliziato il palato degli ospiti, concludendo l'esperienza con un trionfo di gusto ed emozioni.