La dirigente scolastica: "Bisogna ripartire dalle famiglie e dalla incapacità di gestire le frustrazioni dei figli"

Il delitto efferato di Giulia Cecchettin ha riportato all'attualità per la crescita dei giovani il tema del ruolo della scuola e della famiglia. Interviene sull'argomento Mariella Marinangeli, dirigente scolastico del Polo Liceale Mazzatinti di Gubbio. "Ma quale educazione sentimentale a scuola! Per carità, pronti a fare come sempre la nostra parte. Ma davvero qualcuno pensa che a scuola non si faccia già? Davvero qualcuno pensa che di questa roba non se ne parli nelle nostre aule ogni giorno? Ma qualcuno può pensare che nelle scuole si giustifichino tali atti? O si insegni ai ragazzi e alle ragazze a gestire i rapporti in questo modo? Bisogna ripartire dalle famiglie, dalla incapacità che queste hanno di gestire le frustrazioni dei figli. Le famiglie che non vogliono vedere, che non ammettono che il “cucciolo/a” di casa prenda un brutto voto. Le famiglie che non sanno abituare i figli a sentirsi dire di no, ad abituarli al sacrificio (e ci metto me per prima!). Poi siamo pronti, come scuola, a fare la nostra parte che, mi ripeto, facciamo già . In perfetta solitudine".