L'Università per Stranieri di Perugia pensa a Somalia, Turkmenistan, Algeria, Uzbekistan e Ungheria
É stata dedicata alle nuove tecnologie didattiche, e in particolare agli ultimi sviluppi dell'Intelligenza Artificiale applicata all’insegnamento linguistico, l'edizione 2024 del corso d’aggiornamento rivolto a coloro che nei loro paesi si sono specializzati nell’insegnamento della lingua italiana.
Il percorso formativo, partito il 15 luglio e terminato lo scorso venerdì, si è strutturato in due specifici moduli: “Metodi ed applicazioni per un uso interattivo delle lezioni” e “Uso consapevole delle tecnologie per lo sviluppo delle abilità”, nei quali metodologia e aggiornamento linguistico sono andati di pari passo.
Turkmenistan, Somalia, Algeria, Uzbekistan, Ungheria: sono queste le nuove frontiere dell'insegnamento della nostra lingua all’estero (insieme alle realtà già consolidate come Stati Uniti, Argentina, Brasile, Francia, Spagna, Germania, ecc.), grazie alle progettualità che l’ateneo vi mette in atto, in primo luogo cercando di coinvolgere i docenti d’italiano di quei paesi.
Così la lingua italiana si fa strada nell’Europa dell’est e nelle cosiddette “-stan countries”, ovvero le giovani realtà nazionali con suffisso "-stan" situate tra Asia e Russia sudoccidentale, oppure in alcune regioni dell’Africa che hanno avuto nel secolo scorso un breve periodo d’italianizzazione, come la Somalia.
Al termine del corso il rettore De Cesaris ha voluto incontrare tutti gli insegnanti che vi hanno partecipato, con i quali ha avuto un articolato colloquio finalizzato a comprendere la natura degli interventi che l’ateneo può compiere in ognuno dei paesi rappresentati, al fine di incrementarvi azioni e programmi legati all’insegnamento e alla diffusione della lingua e della cultura del nostro paese.