In 837 partiranno domani dall'Umbria per Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù

23.07.2023 08:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
In 837 partiranno domani dall'Umbria per Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù

I Vescovi dell’Umbria non fanno mancare la loro vicinanza ai giovani che si apprestano a vivere l’esperienza della GMG di Lisbona ai quali, nei giorni che precedono la partenza per il Portogallo domani, lunedì 24 luglio, stanno conferendo il “mandato del pellegrino” durante celebrazioni eucaristiche ed incontri di preghiera in ciascuna delle diocesi umbre. I presuli offrono ai giovani e non solo, delle meditazioni sul tema di questa Giornata mondiale, “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39), nei messaggi di saluto rivolti agli 837 ragazzi e ragazze che si apprestano a intraprendere un viaggio di oltre 2.200 chilometri, dall’Umbria alla Diocesi di Aveiro (Portogallo) prima di arrivare a Lisbona. Le Chiese dell’Umbria sono ben rappresentate da questi giovani provenienti 30 da Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, 63 da Città di Castello, 35 da Foligno, 85 da Gubbio, 94 da Orvieto-Todi, 408 da Perugia-Città della Pieve, 61 da Spoleto-Norcia ed altri 61 da Terni-Narni-Amelia. Di seguito, in sintesi, i messaggi di saluto dei Vescovi umbri (i testi integrali sono consultabili e scaricabili sul sito: www.chiesainumbria.it).

Mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi e Foligno, auspicando che i giovani possano «fare la stessa esperienza di gioia di Francesco e di Carlo Acutis», augura a tutti loro di portare «a Lisbona il senso della nostra tradizione di fede di Diocesi stupende e tornatevene portando la grandezza della universalità della Chiesa della quale farete esperienza. Sarà innanzitutto lo Spirito Santo a spirare dentro di voi, come respiro e come vento, per accompagnarvi verso orizzonti di speranza». Mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Città di Castello e Gubbio, sollecita i giovani di preparare «oltre lo zaino, anche il cuore pronto ad accogliere, a stupirsi, a condividere anche con un po’ di pazienza… Prima di tutto perché siamo tanti e questo è molto bello e poi faremo un viaggio importante che ci porterà in una terra nuova, ma soprattutto per l’incontro che avremo con i giovani di tutto il mondo, con il Papa. Sicuramente tra le pieghe di tutto quello che vivremo, in primis l’incontro con il Signore Gesù. Mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Orvieto-Todi, nel ricordare quando da diacono ebbe «la grazia di stare all’altare accanto a Giovanni Paolo II in occasione della prima GMG», fa sue le parole del Papa alla GMG del 2000 per dire ai giovani «è Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita quotidiana qualcosa di grande, la volontà di seguire un’ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società rendendola più umana e fraterna». Mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, dice ai giovani: «Per partire occorre decidersi, alzarsi, uscire… Non per nulla papa Francesco mette davanti ai giovani l’immagine evangelica di Maria che si alzò e andò in fretta... In questa luce il viaggio dei nostri giovani a Lisbona diventa una procreazione per ciascuno di noi, a fare la nostra parte. Certo, c’è un’offerta non buona, quella che porta a vivere con superficialità, senza metterci la testa e tanto meno il cuore. Il nostro camminare, quando è abitato da Dio, ricorda il Papa, ci porta dritti al cuore di ogni nostro fratello». Mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, saluta i giovani spiegando che è «un pellegrinaggio che vi conduce a Lisbona, ma, in realtà, vi conduce ad andare incontro al Signore nelle parole che ascolterete, negli incontri della Giornata Mondiale. Sappiate mantenere uno sguardo attento e vigilante per cogliere la presenza misteriosa di Colui che vi viene a cercare; avrà una parola su misura per ciascuno di voi. Tornerete a casa arricchiti se avrete saputo ascoltare». Mons. Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, soffermandosi sul passo del Vangelo di domenica 16 luglio, esorta i giovani ad essere «il terreno buono dove il seme dà frutti», perché «potete essere voi ad immagine di Maria Santissima che si è messa in fretta, in viaggio… Il Signore vi conceda la grazia di essere terreno buono accogliendo la Parola di Dio che viene seminata nei vostri cuori, che viene anche irrorata dell’esperienza di fraternità che farete insieme ai vostri coetanei, insieme al Santo Padre e vogliate farla fruttificare il 60, il 100, secondo le vostre capacità di accoglienza».