Il dolore nella sanità perugina per la morte di Giuseppe, ginecologo di 39 anni
![Il dolore nella sanità perugina per la morte di Giuseppe, ginecologo di 39 anni](https://net-storage.tcccdn.com/storage/perugia24.net/img_notizie/thumb3/b2/b26f7cf37e6a949ebe4bffe083852ba4-04982-oooz0000.jpg)
Lutto nella sanità perugina per la morte di Giuseppe Perticone, ginecologo di 39 anni che aveva lasciato la sua Sicilia dopo le scuole superiori per iscriversi alla Facoltà di medicina di Perugia, dove si era laureato e specializzato in Ginecologia e Ostetricia. Il giovane professionista si è tolto la vita gettandosi da un ponte a Cles (Trento) dopo che il 31 gennaio si era consumata una tragedia all’ospedale Montecroce di Desenzano sul Garda, dove Perticone, originario di Niscemi (Caltanissetta), lavorava. Una neonata aveva accusato una grave ipossia (carenza di ossigeno) durante un parto difficile e in condizioni molto gravi, era stata trasferita al nosocomio di Brescia, dove era poi deceduta. Dramma che aveva dato origine ad un’indagine della procura bresciana, con l’iscrizione tra gli indagati, come atto dovuto in una fase così preliminare, di dieci professionisti dell’ospedale dell’azienda socio sanitaria del Garda che erano intervenuti nel parto in questione, tra cui anche Perticone. Era sposato con una collega umbra, alla quale in tanti si sono stretti in questi giorni e in queste ore, testimoniando tutta la propria vicinanza nel ricordo di una persona di un’umanità sconfinata. Perticone proprio ieri, 11 febbraio, avrebbe compiuto 39 anni. Aveva lavorato prima in Francia e poi a Silandro in provincia di Bolzano, per poi approdare a Desenzano del Garda e trovare casa sulle sponde del Benaco, in provincia di Brescia. Nel suo curriculum anche le esperienze cliniche all’estero, tra la Francia e Bruxelles. La professione lo aveva portato prima a Merano, dove aveva abitato insieme alla moglie. Sono molte le immagini del profilo Facebook che li ritraggono, sorridenti, insieme. Quindi il trasferimento sul lago di Garda, nella casa da dove l’altro giorno è partita la telefonata alle forze dell’ordine della moglie. Alla famiglia le più sentite condoglianze da parte della nostra redazione.