All'Università per Stranieri di Perugia si parla di "Reinventare l'Italia..."
Alla di Perugia Stranieri tornano i prestigiosi Corsi d’Alta Cultura: dal 18 al 20 giugno si parlerà di “Reinventare l’Italia. La Cultura italiana tra Resistenza e Ricostruzione (1943-1948)". David Bidussa, Filippo Focardi e Simonetta Soldani sarànno i protagonisti delle lezioni magistrali del corso
Sono già numerosi gli iscritti a questa tradizionale iniziativa di alta formazione con accesso gratuito, embrione didattico dell’Ateneo negli anni Venti del secolo scorso. Si tratta di Corsi di Alta Cultura, moduli di alta formazione sulla storia del patrimonio di pensiero e civiltà del nostro paese, con i quali nel 1921 l’Ateneo di Palazzo Gallenga mosse i suoi primi passi “accademici”.
Il tema di quest’edizione 2024, in programma dal 18 al 20 giugno prossimi, si pone in stretta in continuità con l’ambito storico-tematico trattato lo scorso anno: dopo l’indagine compita nel 2023 sugli orientamenti ideali che si coagulano nella carta repubblicana ma anche nella produzione letteraria, nell’estetica architettonica e nell’immaginario cinematografico di quella temperie, quest’anno le lezioni si concentreranno sul mito del bravo italiano, sui processi di democratizzazione innescati dall’editoria e sulla storia del mondo femminile del tempo.
“Reinventare l’Italia. La Cultura italiana tra Resistenza e Ricostruzione (1943-1948)” costituirà dunque un nuovo percorso nella storia della cultura italiana degli anni della Resistenza, della Liberazione e della Ricostruzione, per capire come il paese si è ripensato e attraverso quali riferimenti si è reinventato a partire dall’esperienza del regime fascista.
La prima Lectio, prevista appunto domani, 18 giugno, avrà pder tema: “Pratiche culturali di "Nuova Italia" e sarà affidata a David Bidussa; il titolo si riferisce al periodo in esame come a “Nuova Italia”, poiché il secondo dopoguerra nel nostro paese è molte cose insieme: progetto culturale, percorso di partecipazione pubblica ed organizzazione di nuove esperienze volte a far crescere la consapevolezza e dunque la responsabilità. E uno degli ambiti in cui si può ben analizzare questo trend è l’offerta di contenuti culturali, che costituirà il focus specifico di David Bidussa.
Bravo italiano” e “cattivo tedesco”: l’elaborazione della memoria del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale in Italia” sarà il titolo della lectio magistralis che aprirà la seconda giornata di studio e discussione – mercoledì 19 giugno – e che sarà tenuta da Filippo Focardi.
A partire dal settembre 1943, prima la classe dirigente dell’Italia monarchica, poi i partiti dell’antifascismo elaborano una memoria della partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale e una raffigurazione del fascismo imperniate sulla comparazione e contrapposizione fra il comportamento del “bravo soldato italiano” e quello del “cattivo soldato tedesco”, cioè fra il fascismo di Mussolini e il nazismo di Hitler. Le virtù umanitarie dei soldati italiani pronti ad aiutare le popolazioni vittime della guerra vengono dunque contrapposte alla furia eliminazionista dei soldati tedeschi. Questo il tessuto sui chi si innesterà l’analisi di Focardi.
L’ultimo intervento previsto, giovedì 20 giugno, è quello di Simonetta Soldani, che interverrà su: “Le italiane del secondo dopoguerra e le aporie della cittadinanza”. La sua Lectio muove dalla larga eco del film di Paola Cortellesi imperniato sul valore che viene ad assumere nella vita di una donna qualunque, quotidianamente oppressa in famiglia, la conquista del diritto di voto: una conquista che permise subito ad un esile quanto cruciale gruppo di donne di partecipare alla definizione e alla stesura della nuova Costituzione repubblicana, mentre alcune altre - rarae aves - diventavano donne sindaco e assessore.
David Bidussa (1955), storico. Dal 1989 al 2018 direttore della biblioteca e responsabile dell’attività editoriale e didattica di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Nel 2016 è stato tra i fondatori e coordinatori del progetto di Mater in Public History di Università Statale di Milano e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ed è membro del Comitato di coordinamento. Attualmente è consulente per le attività editoriali della Fondazione Feltrinelli. Ha pubblicato: Il sionismo politico (1993); Il mito del bravo italiano (1994); La France de Vichy (1997); La mentalità totalitaria (2002); Dopo l’ultimo testimone (2009); I purissimi. I nuovi vecchi italiani di Beppe Grillo (2014); La misura del potere (2020). Ha curato: Furio Jesi, L’accusa del sangue (2007); Goffredo Mameli, Fratelli d’Italia (2010); Jules Verne, Il giro del mondo in ottanta giorni (2014); Norberto Bobbio e Claudio Pavone, Sulla guerra civile (2015); Zygmunt Bauman, Visti di uscita e biglietti di entrata (2015); Victor Serge, Da Lenin a Stalin (2017); Claudio Pavone, Gli uomini e la storia, (2020); George Orwell, Millenovecentottantaquattro (Chiarelettere 2021). Carlo Levi, Scritti politici (2022); Benito Mussolini, Scritti e discorsi (2022). *Filippo Focardi* è professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova. Si è occupato di memoria del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale, dell’uso politico della memoria della Resistenza, della questione della punizione dei criminali di guerra italiani e tedeschi, dei rapporti fra Italia e Germania dall’Ottocento ad oggi, delle politiche della memoria dell’Unione europea. È stato visiting professor presso l’Université Paris VIII e l’Université Libre de Bruxelles, dove è stato insignito del premio Baron Velge per i suoi studi sulla memoria della Seconda Guerra Mondiale. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali, collaborando in particolare con università e centri di ricerca in Germania, Francia, Spagna, Belgio e Polonia. Attualmente è Direttore scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e Direttore del Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Casrec) presso l’Università di Padova. Fra i suoi studi, molti dei quali tradotti in tedesco inglese francese e spagnolo, ricordiamo, per i temi del corso, i volumi: La guerra della memoria. La Resistenza nel dibattito politico italiano dal 1945 a oggi, Laterza, Roma-Bari 2005; Criminali di guerra in libertà. Un accordo segreto tra Italia e Repubblica federale tedesca 1949-55, Carocci, Roma 2008; Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della Seconda Guerra Mondiale, Laterza, Roma-Bari 2013; Nel cantiere della memoria. Fascismo, Resistenza, Shoah, Foibe, Viella, Roma, 2020. *Simonetta Soldani* si è laureata a Firenze nel 1967, e ha insegnato Storia del Risorgimento e Storia contemporanea prima all'Università di Siena (1974-1988) e poi a quella di Firenze (1989-2017), dove ha tenuto anche la direzione del Dottorato in Studi Storici. Fa parte della Società italiana delle Storiche fino dalla sua fondazione nel 1989. Dal 1982 al 2022 ha fatto parte della direzione della rivista di storia contemporanea "Passato e presente". Si è occupata di storia europea dell'Ottocento e del primo Novecento, di storia della scuola dell'Italia post-unitaria come fattore di nazionalizzazione e di storia delle donne, con un'attenzione specifica alle dinamiche del lavoro e dell'acculturazione alla modernità. Nel 2011 è stata insignita dal presidente Giorgio Napolitano dell'onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica "per i suoi studi sulla storia risorgimentale italiana e sulla costruzione della comunità politica nazionale, anche con riferimento alle tematiche di genere". Fra le numerose pubblicazioni ricordiamo, sui temi del corso: Donne & Giornalismo. Percorsi e presenze di una storia di genere, a cura di S. Soldani e S. Franchini), FrancoAngeli, Milano, 2004; Prima della Repubblica. Le italiane e l'avventura della cittadinanza, in Una democrazia incompiuta. Donne e politica in Italia dall'Ottocento ai nostri giorni (cura di N.M. Filippini e A. Scattigno), Milano, Franco Angeli 2007, pp. 41-90; Di generazione in generazione. Le Italiane dall'Unità a oggi, a cura di S. Soldani (con M.T. Mori, A. Pescarolo, A. Scattigno), Roma, Viella, 2014.