La Juventus aspetta la consacrazione del talento di Filippo Ranocchia
Sta trovando spazio nel Perugia anche Filippo Ranocchia, che ha da poco compiuto diciotto anni, ma può già vantare un curriculum extralusso per un classe 2001. Cresciuto nella scuola calcio del Montemalbe, il Perugia se lo è assicurato in giovanissima età, portandosi a casa un ragazzo che ha dimostrato di avere un talento raro e i colpi da giocatore vero. L’affermazione con la Primavera nella stagione 2017-18, da sotto età, ha rappresentato il trampolino di lancio verso un’annata che lo ha già proiettato verso il calcio dei grandi. Lo scorso anno, infatti, Ranocchia lo ha vissuto in pianta stabile con la prima squadra del Perugia. Un’ascesa irresistibile, culminata con l’esordio in Serie B festeggiato lo scorso 30 marzo, contro il Livorno. Mister Nesta gli ha dato spazio addirittura nel playoff contro il Verona, certificando a tutti gli effetti le qualità di un talento che, non a caso, è già finito nell’orbita della Juventus. I bianconeri non hanno perso tempo, assicurandoselo al termine della scorsa sessione invernale di mercato, lasciandolo comunque in prestito al Perugia fino al 30 giugno 2020 per permettergli di maturare ulteriormente nell’ambiente che lo ha cresciuto. E la fiducia di Oddo, che gli ha concesso due spezzoni significativi di partita nelle prime due gare ufficiali della stagione, lascia già intravedere buoni presagi per un'annata nella quale il ragazzo sembra destinato a ritagliarsi uno spazio importanti nelle rotazioni del centrocampo del grifo.
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Appunti bianconeri - Ranocchia è un centrocampista di qualità, capace di giocare sia da playmaker che da mezzala. Destro vellutato e tecnica individuale di altissimo livello, il 2001 umbro interpreta con grande personalità il suo ruolo nel cuore della mediana. Intelligenza tattica da una parte, sfrontatezza tecnica dall’altra. Non è raro vederlo prendersi responsabilità importanti, rischiando la giocata in verticale oppure spezzando il raddoppio con un dribbling per vie centrali, per creare una superiorità numerica fondamentale nella zona nevralgica del campo. Filippo non disdegna neppure qualche sortita in zona offensiva, diventando di fatto un trequartista “mascherato” capace anche di dettare l’ultimo passaggio. Caratteristiche che ha riportato senza timore reverenziale nei primi allenamenti con la prima squadra, mostrando così di avere la stoffa per ambire a categorie molto importanti. La precoce maturazione fisica lo ha supportato nella sua rapida ascesa verso il professionismo. Alto un metro e ottantatré, Filippo è dotato di una struttura muscolare che gli permette di reggere brillantemente i contrasti e la pressione avversaria, dote fondamentale in un ruolo delicato come il suo. Sempre nel vivo del match, con una presenza mentale rara per un diciottenne, Ranocchia ha mostrato tutte le sue qualità anche in azzurro, risultando l’unico classe 2001 ad essere convocato per la tournée in Giappone disputata dalla B Italia nel settembre 2018. Adesso lo attende la stagione della conferma, per definizione più complicata di quella della rivelazione. Il doppio successo di coppa lo ha già reso talismano del nuovo Perugia di mister Oddo, in attesa del campionato ormai alle porte. Da Torino, intanto, prendono appunti: il destino di Filippo è già a tinte bianconere.