Perugia sconvolta! A 43 anni muore per cause misteriose la campionessa Walewska, amatissima in città

22.09.2023 10:39 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Perugia sconvolta! A 43 anni muore per cause misteriose la campionessa Walewska, amatissima in città

Una notizia che sconvolge Perugia e non solo. L'ex giocatrice della Sirio Perugia, campionessa olimpica di Pechino 2008, Walewska Moreira de Oliveira è deceduta stanotte a San Paolo. Le cause della morte non sono state rese note. L’ex atleta di pallavolo avrebbe compiuto 44 anni il prossimo primo ottobre. Si era ritirata nel 2022, concludendo la sua carriera al Praia Clube. Oltre all’oro alle Olimpiadi di Pechino, Walewska vinse praticamente tutto in un triennio con la squadra di Perugia: due scudetti, due coppe italia, una coppa di lega, due Coppa Cev e soprattutto una Champions League, alzata al Palais des Victoires di Cannes contro le padrone di casa, battute 3-1 dopo la splendida rimonta in semifinale contro le turche del VakifBank. Quella della campionessa brasiliana, centrale di 190 centimetri, è stata una carriera lunghissima, costellata di successi, tanto nel club quanto nella seleçao, che l’ha vista protagonista per circa dieci anni, con un brevissimo rientro nel 2013 giusto in tempo per mettere al collo la medaglia d’oro nella Grand Champions Cup. Tanto Brasile nel suo curriculum, a partire dal Minas (squadra della sua città natale, Belo Horizonte) con cui si appuntò sul petto lo scudetto, per proseguire con le casacche di Paraná e São Caetano. Nel mentre, una cospicua collezione di medaglie con la selezione brasiliana, a partire dal bronzo olimpico di Sydney e dal dominio nel Campionato sudamericano, con cui farà piazzerà un pokerissimo di ori consecutivi dal 1999 fino al 2007. Nel 2004, la scelta di attraversare l’oceano e sposare la causa della pallavolo europea. Walewska arrivò a Perugia, diventando un'autentica trascinatrice, amatissima in città. Lasciò l’Italia nell’estate del 2007 per accasarsi in Spagna, ma a cambiare fu la nazione, non certo l’attitudine a vincere, perché in una sola stagione firmò il triplete iberico con il Murcia, con scudetto, coppa nazionale e Supercoppa. E’ proprio il 2008 l’anno in cui arriva la gioia più grande: l’oro alle Olimpiadi, battendo gli Stati Uniti nel match per il primo posto, una vittoria che mitiga anche l’amarezza per l’argento di due anni prima ai Mondiali (arrivato dopo la sconfitta in finale contro la Russia) e che precede la decisione di lasciare la seleçao. L’ultima esperienza nel vecchio continente è nella SuperLiga russa, con la casacca del Zareč'e Odincovo, con cui si prende anche il titolo nazionale nella seconda delle due finali consecutive disputate. Quindi il ritorno in patria: Campinas, ancora Minas, Osasco ed infine Praia Clube, con il secondo ed ultimo scudetto brasiliano al termine del torneo 2017/2018. Un anno fa la decisione di smettere: “La mia carriera è stata bellissima”, aveva dichiarato nel giorno della conclusione della sua lunga avventura nella pallavolo giocata, raccontata nel libro “Outras Redes” e nel documentario “O Último Ato”. Come detto, non sono state ancora rese note le cause del decesso, che ha scosso l’ambiente del volley e le tante persone che hanno avuto modo di conoscere Walewska ed apprezzarne le doti tecniche e umane. Alla famiglia e alle persone vicine le nostre più sentite condoglianze.