Impazza la politica a Perugia: sei consiglieri comunali di centro destra candidati alle regionali!
Scrive l'attento Michele Nucci su La Nazione che almeno 6 (su 12) consiglieri di centrodestra eletti lo scorso giugno a Palazzo dei Priori si apprestano alla candidatura alla Regione. Soprattutto i delusi, che avevano messo in conto di fare l’assessore. A iniziare da Nilo Arcudi (Perugia-Umbria Civica) già vicesindaco con Renato Locchi e Wladimiro Boccali, poi consigliere di opposizione ‘contro’ Romizi, col quale si è poi alleato fino a fare il presidente del Consiglio comunale. I suoi mille voti e passa li ha portati a casa anche lo scorso giugno, ma non sono bastati a far vincere il centrodestra. E ora – esattamente come cinque anni fa – ci riprova: vuole andare in Regione, un chiodo fisso. Lo farà sempre a capo della lista della candidata principale (stavolta non la Scoccia, ma la Tesei): nel 2019 mise insieme quasi 2.300 preferenze che non gli furono sufficienti. Stavolta se la Tesei vincesse potrebbero bastargli per entrare in Consiglio, ma potrebbe farcela anche con una sconfitta della coalizione.Fratelli d’Italia gioca la carta di Matteo Giambartolomei, il più votato a Perugia quattro mesi fa. Uomo vicino all’ex segretario, Franco Zaffini. Tra l'altro, non c'è l’obbligo di dimettersi da consigliere comunale se si viene eletti nell’Assemblea legislativa. Con chi farà il ticket uomo-donna Gianbartolomei? C’è chi dice Clara Pastorelli, chi Margherita Scoccia. Pronto a scendere in campo anche Gianluca Tuteri che da pochi giorni ha ‘tradito’ Romizi lasciando il gruppo di Forza Italia e dovrebbe candidarsi con la lista della presidente Tesei. Di Leonardo Varasano è già stato detto: al quarto mandato in Comune ora si candida a Palazzo Cesaroni con Noi Moderati, insieme a Edi Cicchi, prima dei non eletti nella lista di Progetto Perugia.