Ora tutti parlano di Seghetti, che ha dovuto segnare 50 gol in Primavera per arrivare in prima squadra

17.10.2023 10:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Ora tutti parlano di Seghetti, che ha dovuto segnare 50 gol in Primavera per arrivare in prima squadra

Scrive Francesca Mencacci su La Nazione che dopo una cinquantina di gol in Primavera, un posto in prima squadra, in estate, ma non da aggregato ma subito da protagonista. Alessandro Seghetti ce l’ha già fatta. Classe 2004, un’infanzia segnata dalla scomparsa prematura del papà al quale domenica ha dedicato il suo primo gol tra i «grandi», il giovane talento del Grifo, guarda avanti con fiducia, con le attenzioni che gli riserva la società, lo staff tecnico, i suoi compagni, con l’amore di mamma Simona, della sorella Francesca e dello zio Fabrizio. E anche i suoi agenti, Silvio Pagliari e Giuseppe Sampino che lo stanno aiutando nella crescita. La sua crescita è tinta di biancorosso: la società di Santopadre, attraverso il suo collaboratore Matteo Siroti (scouting del Perugia) che osserva soprattutto i giovani delle Marche, individua questo ragazzino che giocava prima nella Robur Macerata e che a 14 anni si trasferisce al Tolentino. È rapido e abile nel dribbling. Il Perugia decide di puntarci e lo porta a Pian di Massiano. L’inizio è in Under 16, ma agli inizi mostra solo parte del repertorio. La sua vena realizzativa emerge quando da sotto età viene aggregato nella formazione Primavera. E sotto la guida di Formisano finisce tra i primi marcatori del girone. Nelle ultime stagioni, saltando anche qualche partita, ha gonfiato la rete più di 50 volte, e un anno fa ha conquistato il titolo di capocannoniere del girone. Questa estate è arrivato il primo contratto (fino al 2026) da professionista: Jacopo Giugliarelli non vedeva l’ora di vederlo tra i grandi, lui che lo ha visto crescere, che ne conosce (i tanti) pregi e difetti. Al momento della firma, Seghetti si mostra orgoglioso di quel passo ufficiale, emerge tutta la sua personalità, il piglio di chi vuole farcela. E con il primo contratto, anche un appartamento con altri compagni, lascia così il convitto che lo ha ospitato per fare il passo da grande. Un anno fa, con l’avvento di Castagnini, il Perugia lo sposta più spesso con la prima squadra, questa estate la scelta definitiva di assegnargli un posto nella rosa degli attaccanti, con il salto approvato da Baldini che in questo avvio lo ha fatto sempre giocare, soprattutto in corsa, per le sue capacità di spaccare la partita. Domenica la prima rete. E non poteva essere più bella, contro la capolista al «Curi»: entrato da cinque minuti, riceve palla da Ricci al limite dell’area, cade, si rialza, ricade ma ha la forza di bucare la porta della Torres e di regalare al Perugia il pareggio. «Il gol è stata un’emozione grandissima, ho ancora i brividi – ha dichiarato il giovane bomber – Ricci mi ha dato una grande palla e lo ringrazio. Questo gol lo dedico a mio padre Enrico che è scomparso 8 anni fa. Lui sarebbe stato molto orgoglioso di me. Questa rete è arrivata anche grazie a lui».