"Ora stanno tutti a rivendicare le qualità di Alessandro Seghetti, ma..."

L'opinione sul momento del Perugia del giornalista Corrado Losito. "Pensieri in libertà. Adesso è sulla bocca di tutti, è il nome per eccellenza, il trend topic di opinionisti, tifosi, esperti e chi più ne ha più ne metta. Di chi sgomita per tesserne le lodi discettando di qualità a noi sconosciute. Eppure sembra passata un’eternità da quel 23 gennaio 2023 quando la società, d’accordo con il tecnico Fabrizio Castori ha deciso di aggregare Alessandro Seghetti alla prima squadra insieme ad altri due prospetti: Giovanni Giunti e Leon Baldi. Battute, risate di scherno da parte di addetti ai lavori e opinionisti da tastiera (di nomi a bizzeffe) per non parlare degli sguardi stupiti verso chi ha avuto l’ardire di chiedere al tecnico marchigiano se ci fosse posto per loro in un organico in crisi. Il bersaglio era la presidenza rea di raschiare il fondo del barile. In pochi si sono preoccupati di chiedere, ancora in meno hanno osservato il percorso precedente dell’attaccante marchigiano. Già perché bastava riguardarsi qualche partita del campionato Primavera per capire il valore di questa punta esterna. Un elemento che nel calcio d’oggi sa fare la differenza. Lo stesso dicasi di Giunti che nelle gare di precampionato ha dimostrato di poter dire la sua in ruolo delicato come quello di centromediano. Ora le risate di scherno hanno lasciato spazio alla curiosità e al malvezzo di fare a gara a chi ne sa di più e chi ne sapeva di più anche prima. Tra i più esperti, o mi verrebbe da dire apodittici o dogmatici, ci sono quelli che ritengono per qualche oscuro motivo che il bravo attaccante del Grifo non possa partire dall’inizio, dimentichi del fatto che nell’unico match giocato dal primo minuto, Seghetti è stato impiegato fuori ruolo, così come fuori ruolo erano Matos, Lisi e Santoro domenica scorsa ma questa è un’altra storia…".