Monia, ma che impresa hai fatto? Magnifico trionfo nel “Monte Amaro Extreme” al Parco della Maiella!

31.07.2024 11:21 di  Antonello Menconi   vedi letture
Monia, ma che impresa hai fatto? Magnifico trionfo nel “Monte Amaro Extreme” al Parco della Maiella!

(LINK per altro articolo) Che impresa per la podista folignate Monia Ventura! E’ andata a trionfare magnificamente a Fara San Martino la terza edizione del “Monte Amaro Extreme”, gara di corsa di trail running di 29 chilometri e mezzo in regime di semi-autosufficienza nel Parco nazionale della Maiella, sul Gran Sasso, organizzata dal gruppo podistico “La Sorgente” sotto l’egida della Fisky. E’ la stessa atleta della squadra folignate della Molon Labe a raccontare la sua grande vittoria. Ha impiegato un tempo di 4 ore 42 minuti e un secondo, infliggendo un minuto e 8 secondi alla seconda classificata, Annachiara Cisaria della Runners Chieti. Tra gli uomini il successo è andato a Georg Piazza con il tempo di 3 ore 25 minuti 21 secondi. “Un Monte Amaro Extreme Trail che mi ha reso felice, su una tipologia di percorso tutto nuovo per me, ovvero un'altra skyrace da circa 30 km dove i 2400 metri di dislivello positivo si sono snodati nella lunga, quanto incantevole salita. Questa volta c’è stata una doppia inaspettata vittoria: il primo posto assoluto e come prima donna al passaggio in vetta. Un ringraziamento particolare va prima di tutto mio coach Maurizio Turrioni senza il quale, non mi stancherò mai di ripeterlo, non sarei riuscita a raggiungere certi risultati. Grazie, grazie, grazie Entusiasta per l' esperienza fantastica che ho condiviso con i miei compagni di squadra Rossano Pinchi, Alessandra Celesti e lo stesso Maurizio. Tanta emozione pre e post gara, divertimento, soddisfazione e spensieratezza in un Festival della Montagna Fara San Martino organizzato al top, con un paesaggio lunare che preclude una vista in vetta a dir poco meravigliosa e quel rifugio tanto agognato. Ringrazio lo staff del Monte Amaro Extreme e tutti i volontari, per la gentilezza, la pazienza e il supporto, oltre che la calorosa l'ospitalità degli abitanti del luogo, che ci hanno fatto sentire come a casa”.