"Lo so che abbiamo avuto troppe sbavature, ma contro la Recanatese conbtava solo vincere"
Le parole del tecnico del Perugia Alessandro Formisano dopo il successo di misura sulla Recanatese, riportate da calciogrifo.it: "Sapevamo di poter e di dover lottare fino all’ultimo e alla fine abbiamo ottenuto una vittoria importantissima, una delle più importanti. Vorrei sottolineare come abbiamo chiuso la gara con Iannoni, Viti e Souarè centrali difensivi, segno che la volevamo vincere ad ogni costo rinunciando ad inserire un difensore. Nel primo tempo dovevamo e potevamo fare di più, dobbiamo imparare a diventare più brutti e cattivi, avere gamba e coraggio. Invece abbiamo perso tanti palloni e accusato troppe sbavature nel palleggio, ma alla fine contavano i 3 punti. Il cambio di Lewis? Farlo giocare nonostante un’infiammazione al ginocchio è stata una scelta precisa dettata dal fatto che martedì andiamo a Chiavari sul sintetico, una superficie che per lui è pericolosa. L’ho tolto per non rischiare nulla. L’ingresso di Seghetti era previsto, sapevamo che con le maglie allungate sarebbe andato a nozze. Sapevamo di dover rischiare schierando tanti giovani insieme e lasciatemi sottolineare anche la prova di Viti, che ha marcato con personalità un certo Melchiorri, così come Souarè ha fatto altrettanto su Sbaffo che è uno dei giocatori più forti della categoria. L’abbiamo vinta con difficoltà, sacrificio ma l’abbiamo vinta e sappiamo molto bene che ora potevamo stare qui a parlare di altro, se quel pallone di Seghetti non fosse entrato. L’intenzione era quella di dare minutaggio per arrivare freschi alle prossime due partite ravvicinate, oltre che più spazio e merito a chi ne ha avuto meno. Il piano-gara era preparato per sopperire anche al fatto di trovarsi 0-0, a vincere una partita sporca e brutta è stata l’unione tra i ragazzi, che sono stati famelici come bisogna essere. Abbiamo sfruttato l’occasione per avvicinare il terzo posto? La classifica è importante ma non la guardiamo, conta vincere a fine corsa. E conta vincere, non il come ci riesci…”.