La Taulantet vuole crescere! Si riparte per una nuova stagione in Seconda categoria
Una bella storia di integrazione e identità, che continua. Quella della Taulantet, unica squadra in Italia che milita nel campionato di FIGC ad essere composta interamente da giocatori di nazionalità albanese. I discendenti dei “Taulanti”, antico popolo dell'Illiria, hanno presentato ufficialmente lo staff che la guiderà nella prossima stagione di seconda categoria. Il presidente Artan Zogu e il direttore sportivo Fatbardh Hoxha hanno riconfermato, dopo la bella stagione passata, Andrea Pelliccia in panchina. Riconfermato anche il preparatore atletico Gabriele Benda data la superba prestazione dei ragazzi che lo scorso anno sono andati in crescendo soprattutto nella fase finale del torneo. La matricola albanese, infatti, ha ben figurato, dopo vari anni di calcio amatoriale, alla prima esperienza di calcio dilettantistico, soprattutto nel girone di ritorno. Se si contasse la prestazione dopo il giro di boa i giocatori dell’aquila a 2 teste sarebbero stati al secondo posto, sfiorando una storica promozione. “Dopo un anno di rodaggio - evidenzia Artan Zogu presidente - è inutile nascondere che la nostra ambizione è alta. Non dico che dobbiamo vincere il campionato, il nostro è un progetto lungimirante che mira a svilupparsi in vari anni, ma lotteremo per stare nelle prime posizioni e giocarcela magari ai playoff”. Scelto come vice allenatore il fresco diplomato Uefa D Mirko Loche che aveva ricoperto lo stesso ruolo all’inizio della stagione passata, ma per varie vicissitudini aveva dovuto lasciare. Passa in dirigenza, dopo la buona stagione da giocatore, anche Tarko Elinor, e a concludere lo staff societario ci sono anche Anton kaca e Erion Lila. “Ho sposato questo progetto - evidenzia il mister Pelliccia - perché è serio ed ambizioso. Poche squadre in seconda categoria possono vantare questa impostazione societaria. Qui ho da subito trovato una seconda famiglia, non ci ho pensato un attimo a dire di sì. La squadra ha sia la qualità che l'umiltà giusta per poter dimostrare nel corso dell’anno il valore già espresso nella passata stagione. Quello che è stato fatto è solo un punto di partenza, si inizierà nuovamente da zero ma con tanta esperienza sulle spalle. Possiamo fare cose interessanti, la società è ambiziosa e ci siamo subito incontrati sui valori che dovremo esprimere dentro e fuori dal campo”.
Sì, perché questo progetto non è solo una squadra di calcio, ma molto di più. È la fierezza di un popolo che a distanza di più di trent'anni da quegli sbarchi che abbiamo in memoria, si è integrato nella nostra società mantenendo però quell'identità ereditata dai Taulanti.
“Abbiamo riconfermato molti giocatori – dice il Direttore Sportivo Fatbardh Hoxha - ci dispiace per alcune pedine importanti che non faranno parte del progetto, ma non smetteremo mai di ringraziarli per tutto quello che hanno dato. La campagna dei nuovi acquisti comunque è andata molto bene. Abbiamo ricevuto una bella risposta dalla nostra comunità che si è stretta intorno a questo progetto e possiamo dire di aver già la rosa quasi al completo. Sono fiducioso, questi ragazzi con le loro maglie rosse e nere non giocano solo a calcio ma difendono la nostra bandiera dello stesso colore”.
L'impianto sportivo che ospiterà la Taulantet sarà quello di Ponte Valleceppi che, come quest'anno, accoglierà la numerosa comunità albanese dell'Umbria pronta a indossare gli abiti tradizionali per seguire i propri campioni. Quest'anno ad ogni partita più di duecento presenze.