La Bartoccini Perugia tornerà in campo domenica 22 dicembre a Bergamo
La Bartoccini MC Restauri Perugia tornerà in campo in A1 femminile di volley il prossimo 22 dicembre in occasione della trasferta di Bergamo. Parla la schiacciatrice Carolina Pecorari. “Secondo me il bilancio di questo girone d’andata è assolutamente positivo perché negli scontri diretti, Roma a parte, abbiamo fatto bene – afferma - el’ultima partita con Talmassons era molto sentita da tutte noi, era una sfida importante e non l’abbiamo sbagliata. Poi in alcune partite potevamo fare meglio, anche contro le big, in cui potevamo sicuramente portare via qualche punto in più. C’era la possibilità di farlo a Scandicci o a Busto, per esempio, ma non ci siamo riuscite. Il nostro percorso però va valutato dall’inizio. Siamo partite con una squadra nuova e con un calendario che ci ha messo davanti subito impegni importanti. Già rispetto alle prime settimane di allenamento e alle prime partite, il miglioramento è tangibile. I tre giorni di riposo ad inizio settimana ci volevano proprio. Avevamo bisogno di staccare per ricaricare un po’ le pile. Ora siamo ripartite per preparare nel migliore dei modi la prossima partita con Bergamo. Condivido quello che hanno detto altre mie compagne sulla bontà del gruppo. Siamo molte affiatate tra noi e ci troviamo bene sia dentro che fuori dal palazzetto. Siamo riuscite a creare questo bel clima un passo alla volta anche perché, essendo il gruppo quasi totalmente nuovo, avevamo bisogno di tempo per conoscerci. I nostri caratteri, seppur diversi, si incastrano bene tra di loro e c’è una bella armonia che è propedeutica per lavorare bene. Se ci fosse anche una sola difficoltà con qualcuna di noi, sarebbe un problema visto che dobbiamo vederci praticamente tutti i giorni. Per fortuna non è così. Prima di tutto ringrazio le mie compagne che mi hanno messo nelle migliori condizioni. L’esordio in A1 è stato un grande traguardo per me, per nulla scontato. La differenza dall’A2 è veramente enorme, ma non solo per la maggiore qualità tecnica delle atlete, ma anche perché i ritmi sono molto più sostenuti. Anche gli impegni sono tanti e spesso molto ravvicinati e quindi serve lavorare ancora di più dal punto di vista fisico”.