Javier Faroni contesta a Santopadre debiti del Perugia Calcio emersi dopo il passaggio di prorietà
L'attenta redazione di Tifogrifo ha ricostruito con dovizia di particolari la delicata fase odierna attorno al Perugia Calcio. Si scrive che la nuova proprietà guidata da Javier Faroni ha versato i fondi necessari per costituire il deposito a garanzia delle fideiussioni del Perugia calcio presso la Lega Calcio Professionisti. E' il presupposto per la sostituzione delle garanzie della vecchia proprietà di Santopadre con quelle della nuova proprietà. Il subentro sarà operativo non appena l’istituto assicurativo press cui è stata fatta l’operazione avrà esperito le formalità del caso, presumibilmente nei primi giorni della settimana entrante, festività permettendo. Ciò costituisce uno degli adempimenti previsti dal contratto di cessione siglato tra la proprietà argentina e Santopadre, cui sarà così consentito di tornare in possesso dei propri fondi. Cade una delle questioni che giorni scorsi avevano agitato le acque attorno al Grifo. Il Perugia calcio ha adempiuto, sia pure con un lieve ritardo, dovuto ai tempi tecnici di accreditamento di una proprietà estera nel nostro paese, Restano da definire, tra Faroni e Santopadre, ancora due partite. La prima è quella relativa ai debiti rilevati dai nuovi proprietari e secondo loro non dichiarati da Santopadre dopo il closing. La seconda, quella sulla fornitura al Perugia calcio di materiale sportivo della ditta di Santopadre, che l’attuale proprietà intende contestare per tipologia. Comunque nessuna di queste partite può sostanzialmente mettere in dubbio il passaggio di proprietà, come paventato nei giorni scorsi. Semmai, possono dar luogo ad un confronto tra le parti sull’entità dei trasferimenti già pattuiti, poiché Faroni, avvalendosi di una clausola del contratto, potrebbe chiedere di scalare una parte delle cifre pattuite. In teoria, se su queste richieste non si trovasse l’accordo, si potrebbe anche arrivare ad un contenzioso legale, ma Faroni e soci avrebbero tutte le carte per chiudere la vicenda senza mettere in discussione il passaggio di proprietà. Ma neppure Santopadre forse ha l’intenzione di aprire un contenzioso perché potrebbe ottenere comunque parziale soddisfazione delle sue pretese senza bisogno di andare in tribunale. A conferma che la nuova proprietà si sta muovendo verso un consolidamento del club, nei giorni scorsi la società di Faroni ha acquisito lo storico marchio “AC Perugia 1905” dal fallimento della società di Gaucci. Dunque due altri segnali chiari, dopo l’ingaggio del direttore Meluso, che la nuova proprietà intende radicare il proprio progetto imprenditoriale e sportivo.