Il tradizionale Natale in canoa: la suggestiva festa sul Tevere a Città di Castello!
Una cascata di luci e fuochi d’artificio colorati ha illuminato il pomeriggio di Natale a Città di Castello con “Santa Claus” che alle renne ha preferito le canoe. Un Natale unico quello che è andato in scena nel pomeriggio del 25 dicembre, come ormai accade da 43 anni. Babbo Natale è sceso in acqua e a colpi di pagaia ha navigato fra le sponde del fiume Tevere fra lo stupore e di una cornice di pubblico straordinaria, in prevalenza famiglie con bambini al seguito, turisti, dal nord al sud d’Italia, che alla fine hanno promosso a pieni voti un evento unico in Italia. Uno spettacolo “mozzafiato” per festeggiare il Natale in maniera davvero originale. Circa 25 “Santa Claus”, atleti e soci del pluridecorato Canoa Club Citta’ di Castello (dei campioni del mondo Mirko Spelli e Carlo Mercati) con tanto di barba bianca cappello e divisa rossa d’ordinanza hanno solcato nel pomeriggio le acque del fiume Tevere all’altezza del Ponte che attraversa la città in prossimità della sede del Club che da 43 anni organizza questa manifestazione. Appena si è fatto buio i canoisti, hanno iniziato a percorrere il fiume, per circa 800 metri a bordo delle loro canoe, in una cornice davvero scenografica con i fuochi d’artificio (in cabina di regia Armeria Bruschetti, “fuochino”, Fabio Costa), con la suggestiva cascata di luci sull’acqua e la musica dei “Paguro Bernardo” a rendere ancora memorabile il pomeriggio di Natale secondo tradizione. Un vero e proprio bagno di folla da record. E poi fuochi in prossimità delle sponde per riscaldare i numerosi turisti e visitatori che hanno deciso di prendere parte a questa manifestazione dopo il tradizionale pranzo di Natale. Tradizione e sport a Città di Castello vanno a braccetto con tanta solidarietà grazie alla presenza delle “farfalle”, donne operate al seno dell'Associazione Altotevere contro il Cancro, che praticano canottaggio per il recupero psicofisico dopo l'intervento: sono scese in acqua vestite da babbo natale a bordo del loro "dragon boat", canoa da venti posti, della lunghezza di oltre 12 metri e larghezza oltre un metro, che deve il suo nome alla testa di drago sulla punta dell’imbarcazione, e che è particolarmente indicata per la riabilitazione. Il progetto “Dragon boat” ideato da Rossella Cestini, scomparsa lo scorso anno (a lungo amministratore pubblico locale e regionale, particolarmente attiva nel sociale e nella scuola) è nato nel 2016 dalla collaborazione tra Associazione Altotevere Contro il Cancro, Gruppo di auto mutuo aiuto “Farfalle”, Regione, Federazione Italiana Canoa-Kayak, Canoa Club Città di Castello ed Usl Umbria 1, insieme a Comune e CONI Umbria. “Nel giorno di Natale – ha detto Daniela Belsoli, vice-presidente Associazione Altotevere Contro il Cancro, a capo del gruppo delle “farfalle” – siamo di nuovo qui a bordo della dragon boat, la maxi-canoa, a riconfermare con la nostra presenza la necessità di fare tutto il possibile per la ricerca e combattere attraverso lo sport una battaglia comune. Natale così è ancora più bello solidale”. L'evento di Natale rappresenta il modo scelto dagli organizzatori del Canoa Club, affiancati dal comune di Città di Castello, per porgere gli auguri per le festività ai propri soci, ai cittadini e numerosi turisti presenti città. Una straordinaria occasione per trascorrere alcune ore del pomeriggio immersi in una atmosfera magica a contatto con la natura sulle sponde del fiume tevere a poca distanza dalle bellezze storico-artistiche della Pinacoteca Comunale, culla del Rinascimento, degli Ex Seccatoi, Musei Burri con le opere di uno dei più grandi maestri contemporanei e della Mostra Internazionale di Arte Presepiale (fino al 6 gennaio 2024) che nella cripta del Duomo propone una vetrina esclusiva di circa 180 opere provenienti da tutta Italia e dal mondo.
“Con rinnovato orgoglio e tanto lavoro abbiamo allestito anche per questo Natale un evento ereditato dai fondatori e dirigenti di questo glorioso Club, divenuto negli anni un appuntamento irrinunciabile e unico a livello nazionale”, ha dichiarato Nicola Landi, presidente del Canoa Club Città di Castello, nel ringraziare l’amministrazione comunale, che ha voluto inserire questa nostra manifestazione negli eventi natalizi. “Il Natale in canoa – hanno detto il sindaco, Luca Secondi e gli assessori, Riccardo Carletti, Letizia Guerri, Benedetta Calagreti e Michela Botteghi - si ripropone dopo oltre 43 anni lo spettacolo di luci che torna a lanciare un messaggio di speranza al paese attraverso una manifestazione unica nel suo genere divenuta negli anni uno dei simboli di questa giornata, grazie anche alla presenza delle “farfalle” dell’Aacc, che sono da anni esempio per tutti. Per questo le ringraziamo attraverso il loro Presidente Italo Cesarotti, in prima linea sul versante della solidarietà”. Il Presidente del Coni Umbria, Domenico Ignozza, nel salutare la 43esima edizione della discesa natalizia sul Tevere ha definito “le canoe, sinonimo di gare di discesa lungo il fiume Tevere, di successi per Città di Castello ed oggi per un giorno, messaggeri di pace, speranza e solidarietà”. Plauso alla manifestazione anche dai vertici nazionali della Federcanoa con il Presidente Luciano Buonfiglio.
Il Canoa Club Città di Castello è una storica realtà di canoa in Umbria, che dal 1969 regala successi a livello nazionale ed internazionale. Dal 2015 è centro nazionale per attività di paracanoa. Grazie alla volontà dei soci e l’impegno comune, organizza eventi e gare che coinvolgono i cittadini e i canoisti di tutta Italia. Affacciata sul fiume Tevere, la nuova sede è il punto di riferimento in Umbria per chi vuole iniziare l’attività di canoa, sia a livello amatoriale che agonistico. Il Canoa Club Città di Castello si impegna nel sociale con svariate iniziative: tra queste la manifestazione “la canoa è per tutti” e il “Dragon Boat”, l’imbarcazione delle Tiber Dragon Lady che combattono il tumore a colpi di pagaia. Nel 1969 un gruppo di amici, Luca Duca, Amleto Bambini, Mario Bioli, Mauro Gattini, Zelindo Gustinucci, Franco Petruzzi, abituali frequentatori del Tevere decide di compiere un’impresa che, al di la delle loro intenzioni, conquistò gli onori della cronaca nazionale. Utilizzando vecchie tubature per l’essiccazione del tabacco costruiscono un pesante catamarano a bordo del quale ridiscendono il Tevere da Città di Castello a Roma accompagnati da canoisti provenienti da tutta Italia. Dopo sette tappe arrivano sotto ponte Milvio sfiniti ma soddisfatti. Ad attenderli una folla plaudente e una pattuglia di vigili urbani che li preleva e li conduce in Campidoglio dove sono ricevuti dal Sindaco della Capitale che li ringrazia per l’impresa e dona loro una medaglia d’oro a nome della città di Roma. Tornati a casa felici per l’impresa compiuta e accompagnati dalla risonanza della stampa nazionale, decidono di fondare il Canoa Club Città di Castello per permettere a tanti giovani di dare le prime pagaiate sul fiume a bordo di moderne canoe.