"I presidenti di calcio pensano alle foto senza rendersi conto di cosa accadrà dopo la riforma dello sport"
Sulla riforma dello sport e su quella che da considerare la spada di Damocle per questa stagione 2023/2024 scrive Roberto Baiocco, storico segretario dell'Us Sant'Arcangelo, società calcistica di Prima categoria. "Non per frenare gli entusiasmi di questo calciomercato estivo, con foto di direttori sportivi con giocatori a destra e manca, doppiette, tris e poker calati e dell’inizio della prossima stagione calcistica. Tutto molto bello, ma vedo che nessun presidente di società, pubblicamente “denuncia” l’avvento della riforma dello sport dilettantistico. È pur vero che siamo il paese delle proroghe, che sicuramente arriveranno, e non a caso si parla di slittamento al 31 dicembre 2023, ma dal primo gennaio 2024 il nostro mondo sarà stravolto. Obblighi fiscali e contributivi come qualsiasi azienda, aumento dei costi di gestione amministrativi e aumento delle responsabilità per tutti i dirigenti delle società e qui mi fermo. E neanche le parole del Ministro dello Sport Andrea Adobi, in settimana in visita in Umbria, lasciano ben sperare. Pertanto, invito chi dovere, presidenti di società in primis, a dar voce alle richieste ed esigenze di questo mondo dello sport dilettantisco, altrimenti l’anno prossimo altro che foto…".