Due giorni con "Subasio Crossing" a Collepino di Spello: tra sport, emozioni e aria pulita
(LINK per altro articolo) Sarà una due giorni di festa, di sport e di emozioni al Subasio Crossing, gara di trail ed ultratrail, organizzata da Umbria Crossing che si svolgerà domenica, a Collepino di Spello sulle pendici del monte Subasio. Quattrocento partecipanti in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia, ma anche da Inghilterra, Brasile, Olanda, Portogallo, Svizzera, Irlanda e Messico. Un format originale, dove sudore e sacrificio si affrontano e superano in maniera diversa, mettendo a dura prova testa e corpo, in un contesto di aria pulita nei boschi; il percorso è infatti ad anello di 11 Km (550d+), da completare 1, 2 o 4 volte, lungo i sentieri cari a San Francesco e attraversa boschi, radure e uliveti. Si sfiora anche il mistico eremo di San Silvestro, una antica abbazia fondata come insediamento eremitico da San Romualdo nel 1025. Sono tre le distanze: si può scegliere se cimentarsi su 11 Km (550 d+), su 22 Km (1100 d+) oppure su 44Km (2200 d+). Il tutto, in uno scenario davvero unico e di grande suggestione. Un riconoscimento speciale verrà consegnato a tutti i “finishers” di Subasio Crossing 44Km, per onorare la loro impresa: gadget dedicato, di grande effetto, da indossare con orgoglio durante l’anno. Arrivata alla sua terza edizione, insieme alle sette del Bettona Crossing, rappresenta un modello di successo ormai consolidato ed ideato di fratelli Luca e Chiara Brustenghi (figli di Gabriele, che nel calcio fece la storia del "Perugia dei miracoli") di Umbria Crossing. L’idea è quella di promuovere il territorio con un’esperienza attiva di corsa in una zona montana. La risposta è davvero importante. Una due giorni in cui lo sport oltre che attività diventa cultura. Sabato mattina l’atleta Donatello Rota guiderà l’Umbria Crossing Trail Camp insegnando tecniche di corsa, come affrontare salite e discese, strategie di gare ed altri aspetti tecnici. Nel pomeriggio il giornalista Roberto di Sante presenta il libro “Corri. Dall’Inferno a Central Park” nel quale racconta come sia passato dall’odiare la corsa a completare la maratona di New York con questa disciplina che gli ha cambiato la vita.