Prima riunione del gruppo di lavoro per il progetto denominato “Diabete in età evolutiva e sport”

Si è riunito nella giornata a palazzo Grossi il gruppo di lavoro per il progetto denominato “Diabete in età evolutiva e sport”. Fortemente voluto dall’assessore allo Sport del Comune di Perugia Pierluigi Vossi e da AGD Umbria Odv (Associazione per l’Aiuto ai giovani con diabete dell’Umbria) il tavolo di lavoro, coordinato dalla dott.ssa Paola Pisanti, è composto da rappresentanti del Comune di Perugia, delle istituzioni sportive, nonché del mondo socio-sanitario (diabetologi, pediatri, medici sportivi, psicologi, nutrizionisti) nonché componenti delle associazioni di volontariato sociale, ma è aperto alla partecipazione da parte di tutti coloro intendano portare un contributo al progetto.
“Attraverso la costituzione del gruppo di lavoro interdisciplinare ed intersettoriale – spiega l’assessore Vossi – vogliamo giungere all’elaborazione di un documento, ossia un protocollo, che consenta di individuare le strategie e le azioni finalizzate a favorire l’accesso in sicurezza alle attività motorie e sportive da parte dei bambini e bambine affetti da diabete. Troppo spesso, infatti, la mancanza di formazione da parte degli istruttori per affrontare adeguatamente questa patologia e l’assenza di linee di indirizzo specifiche impediscono ai nostri giovani di esercitare la pratica sportiva, costringendoli a casa e privandoli di un fondamentale strumento per la crescita, lo sviluppo delle loro capacità e potenzialità, ma soprattutto determinante in termini di socializzazione ed aggregazione”.
Nel corso della prima seduta sono state gettate le basi del progetto che prevede, tra le altre cose, anche una significativa campagna di informazione e comunicazione al fine di diffondere tra i cittadini la conoscenza del diabete.
Il costituendo protocollo, inoltre, consentirà di promuovere ed attuare percorsi formativi rivolti a operatori sanitari e professionisti dello sport per l’acquisizione di competenze specifiche sulla patologia diabetica, e di redigere le auspicate linee di indirizzo per praticare in sicurezza tutte le discipline sportive.
“Vogliamo in definitiva lavorare – conclude Vossi – perché la nostra città sia sempre più inclusiva e per far sì che lo sport sia appannaggio di tutti, nessuno escluso”.