L' Università per Stranieri di Perugia ospitata alla Farnesina per un progetto sull'integrazione

24.07.2024 07:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
L' Università per Stranieri di Perugia ospitata alla Farnesina per un progetto sull'integrazione

Una delegazione dell'Università per Stranieri di Perugia è stata accolta alla Farnesina in occasione dell'evento di presentazione della “NUOVA MISURA AFRICA - Strumenti finanziari per l’internazionalizzazione delle imprese italiane”, organizzata a conclusione del programma di formazione SIMEST PROJECT WORK, che per mesi ha visto gli studenti dell’ateneo impegnati a fianco della Società Italiana per le Imprese Miste all'Estero e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La delegazione, guidata dal rettore Valerio De Cesaris e composta dal ricercatore Alessandro Albanese Ginammi e dalla Dottoressa Sabina Pattuglia, ha accompagnato gli studenti vincitori della borsa di studio ITALYOU all’evento. Si tratta di Yonas Feleke dall’Etiopia, Mouhamadou Mourtada e Ndeye Debo dal Senegal e di Nahla Refai Hassan dall’Egitto.

A partire dall’anno accademico 2023/2024, il MAECI e l’Università per Stranieri di Perugia hanno dato avvio ad un nuovo programma di sussidi per la formazione, denominato ITALYOU – L’ITALIA NEL TUO FUTURO, che prevede l’erogazione di borse di studio per la frequenza al corso di laurea magistrale “Italiano per l’insegnamento a stranieri”, che forma docenti di lingua italiana come lingua straniera. 

Il progetto è rivolto a ragazze e ragazzi provenienti da Algeria, Camerun, Egitto, Etiopia, Kenya, Libia, Marocco, Mozambico, Niger, Repubblica Democratica del Congo, Sudafrica, Sudan, Senegal, Somalia e Tunisia. Consegnando agli studenti dell’Università per Stranieri di Perugia l’attestato di partecipazione al corso, il ministro Tajani ha sottolineato l’importanza della sinergia virtuosa tra il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Università per Stranieri di Perugia, sviluppatasi allo scopo di formare giovani africani ad insegnare la lingua e la cultura del nostro paese nel continente africano, così da consentirvi lo sviluppo di un humus culturale in cui possano mettere radici iniziative formative, commerciali e produttive.