Che ne sarà questo Metrobus a Perugia? Ci si interroga a San Sisto e non solo

27.07.2024 13:30 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Che ne sarà questo Metrobus a Perugia? Ci si interroga a San Sisto e non solo

Si è tenuto nei giorni scorsi a San Sisto l’incontro con la cittadinanza per fare il punto sul Metrobus. Presenti per l’Amministrazione comunale la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessore con delega alla mobilità Pierluigi Vossi e la dirigente alla mobilità Margherita Ambrosi. “Si tratta di una progettualità – ha dichiarato la sindaca durante l’assemblea – che solleva in noi enormi criticità e dubbi non solo rispetto alla sua visione complessiva, ma anche in relazione ad aspetti specifici che riguardano la sua realizzazione. E’ evidente che se fossimo stati noi in precedenza al governo della città avremmo scelto di impiegare le risorse del pnrr in altri progetti e direzioni”. Ferdinandi ha però evidenziato che, come detto durante la campagna elettorale, la partita del metrobus necessitava di approfondimenti e di attenta analisi degli atti amministrativi, per capire se vi fossero i margini per bloccare il progetto o se, differentemente, fosse comunque necessario andare nella direzione della sua realizzazione magari effettuando modifiche puntuali in linea con gli obiettivi della tutela del patrimonio arboreo ed ambientale e del consumo di suolo zero. In questo mese dall’insediamento – ha spiegato la sindaca – e nonostante il fatto che l’assessore alla mobilità (Pierluigi Vossi) sia stato nominato da una sola settimana, sono state effettuate tutte le verifiche del caso da cui è emersa, purtroppo, “un’eredità quasi ineluttabile”. Il primo dato che emerge, infatti, è l’impossibilità di bloccare questa progettualità, perché ciò comporterebbero penali da pagare per complessivi 25 milioni di euro, destinati a pesare direttamente sul bilancio comunale. Di fronte ad una stagione amministrativa di spending review (i tagli sulla spesa previsti si aggirano sui circa 4 milioni) diventa impossibile assumersi la responsabilità politica di quello che potrebbe configurarsi come un vero e proprio danno erariale. L’unica direzione resta quindi di apportare modifiche al progetto, pur se il raggio d’azione – ha riferito la sindaca – appare assai limitato, perché si tratta di fondi pnrr legati a criteri ben precisi (trasporto pubblico di massa e rapidità) che impediscono modifiche strutturali. Ci sono però un paio di punti su cui si proverà a lavorare: tutela assetto arboreo (mandorli di via Donizetti e pini di viale San Sisto), spostamento della fermata di Sant’Andrea delle Fratte in via Penna, mentre appare impossibile ogni modifica dell’area deposito/parcheggio pur se individuata in una zona agricola. Essendo questo lo stato dell’arte sul Metrobus, ha continuato la Prima Cittadina, ciò che si cercherà di fare è di inserire l’opera all’interno di una progettualità che intende rivedere una visione complessiva del sistema di trasporto e mobilità che diventi efficiente e rispettoso dell’ambiente.

Questa situazione è stata confermata dall’assessore allo sport e mobilità Pierluigi Vossi, che ha fornito i dati del progetto. Il finanziamento in oggetto, confluito nel pnrr, prevede il rispetto di regole e tempi di realizzazione perentori e dettagliati, con il completamento dell’opera entro il 2026. In caso difforme si corre il rischio di una revoca del finanziamento con tutte le conseguenze dal punto di vista economico, compresa l’ipotesi del danno erariale.

A ciò si aggiunge il contratto d’appalto sottoscritto con il gruppo di imprese assegnatario, il cui mancato rispetto o recesso determinerebbe significativi esborsi: 9,8 milioni subito a titolo di penali, risarcimenti danni per la mancata prosecuzione del contratto oltre agli esborsi già effettuati per l’acquisto degli autobus. Il tutto per una somma complessiva di 25 milioni di cui l’Amministrazione non può farsi carico.

Pur con ciò è intenzione della giunta battersi fino in fondo, per quando possibile, per trovare soluzioni volte a tutelare il benessere della popolazione e della natura.

Alla luce delle domande e richieste formulate dalla cittadinanza (tutela degli alberi, in particolare a San Sisto ed in via Chiusi, penali, tempi percorrenza, ecc.) e delle relative risposte fornite dalla dirigente Ambrosi, la sindaca Vittoria Ferdinandi ha ribadito n conclusione l’ineluttabilità del progetto: “essere coraggiosi non significa essere temerari. Amministrare significa valutare una situazione per atti amministrativi, comprensiva di tutte le implicazioni per l’ente, in primis quelle economiche. Questo progetto è frutto, purtroppo, di un processo politico sbagliato, che noi abbiamo ereditato, perché non ha tenuto conto delle necessità reali del territorio. Io sposo ad una ad una le criticità del progetto sollevate dalla cittadinanza, ma c’è un dato fermo: l’impossibilità di fermare oggi o di riprogettare l’intervento a meno di un esborso di penali e spese pari a 25 milioni di euro, insostenibili per un Comune come Perugia a meno di tagliare servizi essenziali (sociale, manutenzioni stradali, ecc.).”.

Pur con ciò la sindaca ha preannunciato che nei prossimi giorni la partecipazione non si fermerà e che, per l’effetto, tutti i responsabili dei comitati cittadini nati sul Metrobus verranno convocati affinché si possa ragionare insieme sulle azioni e strategie da adottare.