Per l'ultimo saluto a Matei per Magione uno dei pianti più dolorosi per la comunità

27.09.2024 12:09 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Per l'ultimo saluto a Matei per Magione uno dei pianti più dolorosi per la comunità

Scrive La Nazione (di cui anche la foto) il sindaco Massimo Lagetti era presente ieri tra le centinaia di persone che a Magione hanno preso parte al funerale del piccolo Matei Eduardo Achitei, per tutti Matia, morto nei giorni scorsi investito dal van guidato dal padre a Sant’Andrea delle Fratte. «Ci lascia attoniti la tragica morte del piccolo Matei, faremo tutto ciò che è nelle possibilità dell’amministrazione per essere vicini a questo nucleo familiare assieme all’affetto e alla amicizia di tanti magionesi». Dopo le veglie di preghiera organizzate martedì e mercoledì alla Chiesa evangelica rumena di via Morettini a Perugia, i funerali si sono svolti ieri al palazzetto dello sport. «All’età di sette anni è salito in cielo il piccolo Matei», si legge sul necrologio che la famiglia ha voluto per informare parenti e amici che hanno così potuto portare un messaggio di vicinanza alla famiglia straziata dal dolore. Venerdì scorso, intorno alle 18.30, a Sant’Andrea delle Fratte, vicino alla falegnameria dove lavora il padre, l’uomo stava per ripartire in auto dal parcheggio quando si è dovuto fermare e scendere un attimo. Mentre ripartiva, pochi attimi dopo, Matia non era più al suo posto, era sceso, usando il portellone laterale e, secondo i testimoni, dopo aver perso l’equilibrio, era finito in terra a un passo dalla ruota posteriore. Il padre non ha visto, nessuno ha avuto il tempo di accorgersi ed evitare la tragedia. Disperato il tentativo di un agente della polizia locale di rianimarlo in attesa che sul posto arrivasse un’ambulanza. Il bambino è deceduto sul colpo sotto gli occhi dei familiari. Per la morte del piccolo, il pm Franco Bettini ha iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Perugia, come atto dovuto, sia il padre che era al volante del van che la madre. Ieri la folla gremita per la cerimonia funebre ha testimoniato la grande vicinanza alla famiglia: «potrebbe succedere a chiunque».