Ma ora che lo sport è entrato a far parte della Costituzione, cosa cambia realmente per tutti noi?

22.09.2023 11:59 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Ma ora che lo sport è entrato a far parte della Costituzione, cosa cambia realmente per tutti noi?

L’aula della Camera ha approvato l'altro giorno in quarta deliberazione e in via definitiva la proposta di legge costituzionale di modifica all’articolo 33 della Costituzione, in materia di attività sportiva (approvata, in prima deliberazione dal Senato e dalla Camera e approvata, in seconda deliberazione, con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, dal Senato). I sì sono stati 312, nessun no.
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE – Art. 1. All’articolo 33 della Costituzione è aggiunto, in fine, il seguente comma: ‘La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme‘.

SPORT IN COSTITUZIONE. ABODI: ORA NOBILITARE E ATTUARE RIFORMA

“Da un lato sarà necessario promuovere questa riforma e dall’altro dovremo saperla interpretare e attuare, oltre che nobilitare. Non basta una norma in Costituzione anche se è un passo molto importante, ma sarà fondamentale farla vivere nelle scelte di carattere politico e di governo, nazionale e sul territorio“. Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, commentando il via libera definitivo del Parlamento all’ingresso dello Sport all’interno dell’articolo 33 della Costituzione. È “un grande gioco di squadra che lo sport insegna ogni giorno: così riconosceremo il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”, ha spiegato Abodi.

SPORT IN COSTITUZIONE. ABODI: PUNTO DI SVOLTA, È INIZIO DI UN PERCORSO

Per il ministro “questo è un punto di svolta” dove prendiamo “il solenne impegno di costruire insieme una sostanza rispetto a una modifica costituzionale che non rappresenta una forzatura. Considero lo sport una difesa immunitaria sociale” e dobbiamo “comprendere l’importanza del rafforzamento delle difese immunitarie soprattutto sociali”. Ed è per questo un “dovere da parte mia garantire sul mio onore che quello che è scritto non sia solo un principio, ma l’inizio di un percorso di responsabilità dove saremo tutti dalla stessa parte” per far sì che “lo sport non sia solo celebrazione di vittorie ma l’affermazione di principi e valori”.

SPORT IN COSTITUZIONE. PANCALLI: ORA GUARDARE A FUTURO CON PIÙ OTTIMISMO

L’ingresso dello sport nella Costituzione è “un messaggio importante per uno sport che deve guardare con rinnovato ottimismo al futuro. E tentiamo di ripartire dalla scuola: oggi ci sono molti ostacoli per i ragazzi ma mi auguro che possa iniziare da lì il riconoscimento al mondo dello sport, per una scuola indistintamente aperta a tutti e che non lascia indietro nessuno”. Così il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, commentando l’approvazione definitiva del Parlamento alla riforma costituzionale. “L’ingresso in Costituzione rende allo sport il valore che merita dal punto di vista politico, sociale ed economico”, ha concluso Pancalli.

SPORT IN COSTITUZIONE. MALAGÒ: DEGNO RICONOSCIMENTO A VALORI MOVIMENTO

“Primo sostenitore dall’avvento della presidenza CONI, primo firmatario per avviare l’iter formale, oggi fiero dell’inserimento dello sport nella Costituzione grazie alla totale convergenza politica”. Un “degno riconoscimento per il valore civile, sociale e culturale del movimento”. Così il presidente del Comitato Olimpico Nazionale, Giovanni Malagò, commenta su X il via libera definitivo e unanime del Parlamento alla modifica dell’articolo 33 della Costituzione.