In cielo tanti i ricordi di chi ha fatto grande il calcio in terra: la memoria di Fabbrizio Paffarini

11.10.2024 17:59 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
In cielo tanti i ricordi di chi ha fatto grande il calcio in terra: la memoria di Fabbrizio Paffarini

Un commovente e profondo ricordo di Fabbrizio Paffarini, per chi ci ha lasciato anche in queste ultime ore. "Nella vita abbiamo tutti molti padri, ed è tale pure chi ci coinvolge in progetti che abbiano a cura le fragilità degli uomini, delle donne e, particolarmente, dei bambini. Fu così che per la dirompente vigoria di Emilio Angeletti, nacque una delle mie più importanti esperienze umane e sportive, la “POLISPORTIVA ASCESI”.

Quelle cose che, tanto più sono ardite, maggiormente producono talvolta infinite soddisfazioni. Correva il fine d'anno 1982, ed il calcio ad Assisi, dopo fasti e momenti leggendari, era completamente scomparso. Dalla volontà e dalle fortissime motivazioni di Emilio Angeletti, Alberto Rosi e Padre Marcello Falini, ci lasciammo trascinare nell’avventura anch’io come tecnico e, primi tra tanti altri che non me ne vogliano, gli amici Franco Ciceroni e Giuseppe Chiavini. Dal Natale in poi, cominciammo a reclutare, senza distinzioni di capacità e abilità, chiunque avesse avuto piacere di stare in compagnia e tirare calci ad un Pallone. In brevissimo tempo, diventammo una delle realtà giovanili tra le più blasonate della regione, anche per merito di tanti altri allenatori che apportarono alla causa importantissimi contributi, basti ricordare che iniziammo i campionati con: Giovanni Rossi, Serse Cosmi, Riccardo Annibaldi ed Enzo Caporali. Sembra incredibile che la tristezza di questo momento, accada in contemporanea alla scomparsa di un’altro mio grande padre, Candido Cristofani, ma non riesco a pensare a ciò che viene perduto, quanto a una insolita piacevolezza, legata al ricordo di avere avuto la fortuna di aver vissuto momenti felici grazie a queste splendide persone. La memoria precipita in un passato ricco di urla, gioie e pianti di bambini, di colori e magliette, profumi d’erba tagliata e palloni da raccogliere a cestoni, tutto carico di indelebile prezioso significato personale. Lassù, col Professore, carissimo Emilio, Voi due vedete di fare poco casino e non dimenticate di assisterci sempre, insieme ai Vostri amati cari".