Gianni Moneti: "Una sconfitta del Perugia? Non la prendo nemmeno in considerazione!"

03.03.2012 09:52 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Gianni Moneti: "Una sconfitta del Perugia? Non la prendo nemmeno in considerazione!"

In vista della sfida  Catanzaro-Perugia, il collega Daniele Mosconi del sito Tuttolegapro.com del nostro network ha realizzato un'intervista doppia tra Giuseppe Cosentino e Gianni Moneti, i massimi dirigenti delle due squadre.

Da una parte troviamo un verace, un passionale come Giuseppe Cosentino, presidente dei giallorossi. Quando parla non senti un imprenditore che parla di calcio, parli di un innamorato del Catanzaro, neanche fosse la sua fidanzata. Ti da una sensazione di passione che solo gli innamorati hanno. Da quando è arrivato nella città delle aquile , ha fatto riesplodere l'amore per questa squadra. La domenica la gente è nuovamente orgogliosa di tornare a vedere le casacche giallorosse. Allo stadio ci sono presenze che a stento anche in A si trovano: in 2^ Divisione è raro trovare uno stadio dove arrivano a vedere la partita qualcosa come 4-5.000 persone. Questi numeri danno il senso di cosa ha portato questo signore con i baffi in questa città.

Dall'altra un professionista, molto pacato e sicuro di se. Gianni Moneti, amministratore delegato del Perugia. Anche lui ha voglia di far riemergere il grifo perugino e riportarlo dove merita. Quando parla è misurato, ci riflette su cosa dire, mai scontato, persona che sa cosa significa essere al vertice di una società gloriosa come i biancorossi. La responsabilità è enorme, però allo stesso tempo è affascinante come sfida. Il club ha voglia di volare, non vuole attendere molto, ma farlo il prima possibile. C'era un piano che parlava di serie A in cinque anni. Gli accadimenti al momento dicono che sulla tabella di marcia viaggiano regolarmente, però tutto passa anche da Catanzaro. Domenica non sarà una partita come le altre.

Gli umbri sono primi, mentre il Catanzaro è a cinque punti dalla vetta, secondo in coabitazione con i cugini della Vigor Lamezia. La lotta da qui alla fine sarà durissima, ma il clou si avrà domenica. Chi delle due uscirà vincitrice, potrà dare una scossa quasi decisiva al campionato.

Cosentino e Moneti, due caratteri e temperamenti diversi, domenica contro, non sul campo, ma in tribuna a soffrire ancora di più. TuttoLegaPro.com li ha voluti intervistare in esclusiva per sapere da loro come stanno vivendo queste ore che ci porteranno alla partita di domenica. Anche dalle loro parole capirete quanto sono diversi, però come dice quella legge della fisica: gli opposti si attraggono.

> 1) Presidente, anche in base al pareggio di mercoledì, quanto potrà influire sulla partita questo turno infrasettimanale?

Cosentino: "Mercoledì siamo stati sfortunati, ed in più alcune decisioni arbitrali non mi sono piaciute, ma non voglio rimembrare cose del passato, io penso già a domenica. I ragazzi sanno che devono dare tutto da qui fino alla fine del campionato. In prospettiva, il calendario dice che loro devono ancora riposare, mentre noi lo abbiamo già fatto. In teoria saremmo a due punti -se vinciamo domenica- da loro, però con la differenza che dovranno giocare a Lamezia e contro L'Aquila in casa (ha il calendario sotto mano mentre parla ndr). Noi come Catanzaro, io come presidente, siamo tutti uniti per dare a questa città oltre che una gioia sul campo, anche una soddisfazione che li ripaghi di tutte le sofferenze patite in questi anni. I giocatori sono contenti di stare qui, perchè sono trattati veramente bene. Sono tutti molto contenti di come li facciamo vivere, con pagamenti di stipendi regolari con annessi e connessi. Sa cosa penso? Che quando in una società c'è armonia, voglia, determinazione e impegno, insieme si possono scavalcare muri che sembrano invalicabili. Catanzaro ha ricevuto tanti schiaffi in questi anni, ma è una città educata al calcio ad alti livelli, perchè è una città che ha fatto la serie A, quindi ha un educazione di serie A. Proprio perchè questa città sa come ci si comporta che io sabato (domani ndr) indirò una conferenza stampa, perchè chi viene a Catanzaro deve sentirsi meglio che a casa sua. Cerchiamo di dimostrare a tutti che il vento è cambiato. Non so se mi spiego, ma noi siamo gente che ha saputo accettare la sconfitta ma ora ci stiamo rialzando. E non vogliamo più fermarci".

Moneti: "Non credo che influirà più di tanto, il Catanzaro giocherà la sua partita cercando di vincere. Si confrontano due squadre blasonate che hanno un passato glorioso ed hanno voglia di rivivere quei fasti. Entrambe abbiamo voglia di salire per riportare le nostre piazze dove meritano. Credo che sarà una gran bella partita".


> 2) Secondo lei domenica può essere decisiva?

Cosentino: "Non credo che lo sia, ci sono ancora parecchie giornate e può accadere di tutto, però credo che moralmente vincere contro di loro è fondamentale perchè oltre a riaprirsi i giochi ci può essere una scossa decisiva per il campionato".

Moneti: "No! Non è decisiva, perchè è si uno scontro diretto, però mancherebbero lo stesso troppe giornate alla fine. Gli scontri diretti servono per segnare una distanza. La cosa che più mi rassicura - tra virgolette - è che contro le grandi difficilmente sbagliamo, mentre è contro le piccole che abbiamo difficoltà enormi nel fare risultati".


> 3) Se la sua squadra dovesse perdere, cosa potrebbe succedere?

Cosentino: "Se dovesse accadere, non succede niente. Ci leccheremo le ferite e andremo avanti come sempre abbiamo fatto finora. Rimarrebbe il fatto che saremmo pari perchè all'andata abbiamo vinto noi".

Moneti: "Sarò lapidario: è un'ipotesi che non prendo neanche in considerazione ... ".


> 4) Dopo le polemiche delle ultime ore di calcio mercato, se le dico Balistreri, lei cosa pensa?

Cosentino: "Cosa vecchia, come le ho detto prima, io non guardo mai al passato, cerco di guardare sempre al futuro. La società ha fatto enormi sacrifici per far rinascere il calcio in questa città, non nego che per il futuro ci stiamo già guardando intorno. Vediamo prima di salire, poi faremo una squadra per puntare immediatamente al vertice la prossima stagione".

Moneti: "No ma ormai la storia su Pietro (Balistreri ndr) è già bella che chiusa. Mi sono chiarito con Cosentino, persona squisita come poche ce ne sono in giro. Poi cerchiamo di parlarci chiaro: io sono andato in un luogo, l'Ata Hotel, dove si fa il mercato. Noi avevamo una necessità dopo la cessione di Gucci al Borgo a Buggiano, così abbiamo saputo che per Balistreri al Catanzaro la trattativa si era interrotta. Così ci siamo mossi di conseguenza ed abbiamo preso il giocatore. Ho sentito dire tante cose, come sgarbo fatto al Catanzaro. Ma figurarsi se ci mettiamo a fare i dispetti, o abbiamo paura. Noi non abbiamo paura di nessuno perchè conosciamo la nostra forza, ed è su quella che ci basiamo. Non è neanche nel mio stile fare dispetti, figurarsi se lo faccio sul mercato".


> 5) Chi potrà essere il giocatore decisivo?

Cosentino: "Diciamo che i giocatori simbolo sono sempre quelli. Noi abbiamo Masini che sta disputando un grande campionato, mentre loro hanno quel Clemente che è un giocatore fenomenale. Però io più che preoccuparmi del giocatore decisivo, sono interessato a come giocheremo noi, perchè la partita dobbiamo farla sapendo che giochiamo in casa".

Moneti: "Non credo che ci sia un giocatore a fare la differenza, anche se devo dire la verità entrambe le squadre hanno giocatori in grado di vincerti la partita con una giocata. Penso che per vincere questa partita ci sia anche bisogno di un po di fortuna".